Continuano a seguirsi storie strazianti dal centro Italia, ovvero dalle zone del terremoto di mercoledì. Questa volta a far piangere il cuore è la storia che non vorremo mai e poi mai raccontare, ovvero quella relativa alla piccola Giulia, una bimba di otto anni morta a Pescara del Tronto per salvare la propria sorellina dalla caduta delle macerie. Giulia ha infatti sacrificato la propria vita gettando il suo corpo sopra quello della sorella di appena quattro anni, usandolo come scudo dai pezzi di soffitto che cadevano addosso ad entrambe. Le due ragazzine sono state ritrovate dai soccorritori sotto le macerie della loro casa di villeggiatura di Pescara del Tronto, ma solo la più piccola era in ancora in vita: il sacrificio di Giulia le è servito per salvarsi. A raccontare la storia al sito inglese Dailyimail è stata la nonna stessa delle due piccole bambine Angela Cafini (nella foto mentre abbraccia un soccorritore) in preda alla disperazione più grande e incontenibile. I genitori delle bambine sono stati gravemente feriti dalla caduta della loro abitazione, e sono stati trasportati all’Ospedale vicino, mentre erano ancora all’oscuro della destino che che legava le loro figlie, informati solo in un secondo momento dai soccorritori. Si tratta probabilmente della storia più triste di questa incredibile tragedia, che ha sconvolto in nostro paese ma anche tutto il mondo. Anche perchè e sempre più alto il numero di bambini che sono morti sotto le macerie.E il numero sembra decisamente e tristemente destinato ad aumentare. Tuttavia Giulia resterà comunque un eroina per tutti, per sua sorella, per i suoi genitori, ma anche per tutti noi. La speranza e che questi tragici momenti non si ripetano mai più: e vero che in questo caso si parla della furia della natura, ma la negligenza e superficialità dell’essere umano a fatto si che il bilancio delle vittime sia di molto superiore a quanto mai si potesse immaginare.