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Calcio Serie A

«Abbiamo fame e coraggio, non subiremo la Juventus»

dezerbi
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«Per la prima volta sfiderò la Juventus da allenatore, credo serva massima attenzione nei dettagli e la voglia di non subire soltanto». Roberto De Zerbi, allenatore del Palermo che domani ospiterà i bianconeri allo stadio Barbera, ha le idee chiare: «La Juve è la favorita numero uno per lo scudetto e non di poco. Si sono rinforzati tanto quest’anno. Noi manteniamo voglia, fame e il coraggio». Domani arriva l’avversario peggiore che poteva capitare in questo momento ai rosanero, ovvero la Juventus campione d’Italia di Massimiliano Allegri. «Niente da perdere? Questo è un concetto che non mi piace. Si tratta

Economia
20091102 - ROMA - CRO - INFLUENZA A: FED. PEDIATRI, NO A VACCINO A TUTTI I BAMBINI. Personale sanitario si sottopone al vaccino contro il virus dell'influenza "A" oggi 2 novembre nell'Ospedale Pediatrico S. Bambin Gesu' di Roma.         MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA/BT
della prima volta che sfido la Juventus – spiega nella conferenza stampa della vigilia -. Sono fiducioso, come d’altronde lo ero a Bergamo perché mi fido di tutti i miei calciatori. Sarà difficile, ma lo spirito deve essere quello giusto. La Juve ha tutto, calciatori e un bravo allenatore. A prescindere dall’avversario credo che la mentalità di una squadra si costruisce sempre». Entrando più nel dettaglio tecnico del match De Zerbi si trova a gestire la terza partita in pochi giorni: «Modulo e difesa a tre? Giocare con un solo sistema non mi piace, non l’ho fatto neppure a Foggia. Cerco di mettere i calciatori nelle condizioni migliori a prescindere dai numeri. Dobbiamo considerare anche le assenze. le condizioni di Diamanti? Se non rischierà infortuni, giocherà. Devo discutere con preparatori e staff medico. Cambieremo qualcosa in formazione, aspettatevi delle sorprese. Chi andrà in panchina dovrà supportare i compagni, questo è lo spirito che voglio. Nestorovski? Non penso si senta caricato di responsabilità. Se dopo due gol e quattro punti qualcuno pensa di andare al di fuori del lecito, allora non ha capito nulla».