MILANO, 29 SET – “Pensavo di esserne uscito, di essere guarito, avevo una vita normale e una fidanzata, volevo sposarmi, ma ci sono ricaduto e voglio essere curato”. E’ quanto ha detto, in sostanza, quando si è costituito in Procura a Milano ed è stato fermato, Edgar Bianchi, definito il “maniaco dell’ascensore”, uscito dal carcere nel 2014, dopo 8 anni scontati per una ventina di violenze sessuali, e che è tornato a colpire nel capoluogo lombardo, abusando di una 13enne. Difeso da Paolo Tosoni, sarà interrogato domani dal gip. Bianchi, barman genovese di 40 anni, era stato condannato in primo grado a 14 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale e tentata violenza sessuale, violenza privata, lesioni e atti osceni in luogo pubblico, per un ventina di episodi commessi in Liguria, e la pena era stata poi ridotta a 12 anni dalla Corte d’Appello e alla fine, tra indulto e liberazione anticipata, ha scontato 8 anni di carcere ed è uscito nel 2014.