L’anglista e americanista Claudio Gorlier, che per primo ha fatto conoscere ai lettori italiani autori statunitensi del Secondo Novecento come Philip Roth e Gore Vidal, è morto nella sua casa di Torino all’età di 90 anni. Il professore, che ha insegnato letteratura dei paesi di lingua inglese all’Università di Torino, aveva ispirato a Carlo Fruttero e a Franco Lucentini l’americanista Bonetto, tra i personaggi del romanzo “La donna della domenica”. Nato in provincia di Torino nel 1926, dopo la laurea con Giorgio Melchiori,Gorlier vinse la prima cattedra di letteratura americana in Italia. Ha insegnato letteratura americana e letteratura inglese all’Università Ca’ Foscari di Venezia, poi alla Bocconi di Milano e infine all’Università di Torino. Ha insegnato anche negli Stati Uniti dove ha soggiornato a lungo per condurre ricerche, come pure in Inghilterra, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Africa anglofona. Era professore onorario dell’Università indiana di Varangal. Tra i libri di Gorlier figurano “L’universo domestico. Studi sulla cultura e la società della Nuova Inghilterra del secolo XIX”, “Storia dei negri degli Stati Uniti d’America”, “Umoristi della frontiera”, “Letteratura del rinascimento americano”, “Antologia della letteratura nord americana” e “Brani scelti di letteratura americana”. Ha curato le opere di Herman Melville nei Meridiani Mondadori. E’ autore di numerosi saggi e introduzioni nell’ambito della letteratura inglese, americana e delle nuove letteratura in inglese. Collaborava a “La Stampa” e a “Panorama”. E’ stato responsabile per la parte anglofona di “Africa, America, Asia Australia”, pubblicazione internazionale del Cnr.