Le sentenze si rispettano. A maggior ragione se sono della Cassazione. Ieri, come scrive la Stampa di Torino, avvocatura del Comune, vigili urbani e Gtt si sono riuniti per stabilire come comportarsi dopo che, i giudici romani hanno stabilito che i cosiddetti «vigilini», ausiliari del traffico dipendenti da Gtt, non possono fare multe per divieto di sosta in tutta la città, ma solo dove il veicolo mal parcheggiato intralcia il passaggio dei mezzi pubblici.
Non un problema indifferente: i «vigilini» che sono poi una versione più evoluta degli ausiliari del traffico, quelli cioè che controllano solo il pagamento negli oltre 50 mila stalli delle strisce blu, fanno 120 mila multe l’anno con un incasso di circa 4 milioni per il Comune e uno sgravio di lavoro non indifferente per i vigili urbani, che possono dedicarsi ad altro. Per completare il quadro: l’altro centinaio di ausiliari solo addetti alle strisce blu fanno 170 mila multe l’anno.
La riunione di ieri ha stabilito una serie di indicazioni operative che verranno diffuse oggi, con le quali si dice ai vigilini come dovranno comportarsi: «Potranno multare solo veicoli che intralciano il mezzo pubblico: un classico sono le auto in doppia fila o quando impediscono al bus di svoltare»