Il celebre Pap Test sta per essere soppiantato in tutta Italia dall’innovativo HPV Test, più efficace e sensibile nell’individuare il papilloma virus, responsabile del 99,9 % delle diagnosi di cancro al collo dell’utero. In realtà il Pap Test o Test di Papanicolau sarà ‘retrocesso’ a screening di seconda battuta per tutte quelle donne che risulteranno positive all’HPV Test, in virtù della sua maggiore specificità nell’individuare le lesioni precancerose provocate dal virus. In pratica, verrà utilizzato come strumento di precisione laddove necessario, come dichiarato all’ANSA dal professor Basilio Passamonti, presidente del Gruppo Italiano Screening del Cervicocarcinoma (Gisci): “I due test integrati rappresentano il massimo di garanzia possibile per la prevenzione: l’HPV-Test, che è più sensibile, individua le donne con infezione in corso, mentre il Pap test, che è più specifico, va fatto in uno step successivo per individuare l’eventuale lesione dovuta alla modificazione cellulare causata dal virus”.
Il passaggio dal Pap test all’Hpv Test entro il…
Il passaggio dal Pap Test all’HPV Test, sulla base del Piano nazionale prevenzione 2014-18 del Ministero della Salute, dovrebbe essere completato entro il 2018 in tutto lo stivale, ma secondo le stime avverrà soltanto nel 2020. Tra un paio di anni, dunque, la nuova procedura sarà disponibile per tutte le donne con un’età compresa tra i 30 e i 64 anni.
fonte: Fanpage