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venerdì, 7 settembre 2018

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha bocciato l’aumento delle tariffe per la telefonia fissa di Telecom. La diffida dell’Agcom nei confronti dell’ex monopolista stoppa il piano di rialzo delle tariffe per gli abbonati Consumer alla linea telefonica tradizionale. Il 29 febbraio scorso, infatti, Telecom aveva annunciato il raddoppio del prezzo da 10 a 20 cent al minuto a l’introduzione dello scatto alla risposta da 20 cent per le chiamate da casa. Un piano che doveva essere attivato proprio a partire dal primo aprile.

L’Adnkronos riporta che l’aumento del 300% le chiamate nazionali da linea tradizionale, in parte componenti del servizio universale, secondo l’Agcom “non appare giustificato da condizioni economiche generali, quali l’andamento dei prezzi al consumo o l’aumento del potere di acquisto degli italiani”.

Al tempo stesso, rileva l’Autorità, “un aumento così consistente, che va a sommarsi all’aumento della componente canone mensile degli ultimi tre anni, presenta un alto rischio di esclusione sociale dalla c.d. rete di sicurezza, il cui accesso e altri servizi di base sono sottoposti agli obblighi di servizio universale”. Il rischio, si legge nel dispositivo che boccia il piano di Telecom, “è ulteriormente aggravato dalla circostanza che l’offerta è estesa a tutti gli abbonati consumer, inclusi gli utenti a basso reddito”. CONTINUA A LEGGERE