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Politica

AL VOTO, AL VOTO! MATTEO RENZI RIVELA LA DATA DELLE ELEZIONI: “SI VOTERA’ NEL MESE DI…”

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Andare al voto all’apertura della prima finestra elettorale disponibile, quindi aprile, per arrivare con un nuovo presidente del consiglio all’appuntamento del G7 a presidenza italiana, che si svolgera’ a Taormina a maggio. E’ questo, stando a quanto si apprende da fonti parlamentare, l’orizzonte entro il quale si muove il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi. In questa ottica va letta anche la convocazione dell’assemblea del Pd, domenica 18 dicembre. L’ordine del giorno della convocazione sarebbe, stando alle stesse fonti della maggioranza dem, volutamente vaga. “Analisi situazione politica e determinazioni conseguenti”. Non si fa accenno al congresso. E tutto lascia pensare che nelle intenzioni della maggioranza Pd ci sia la convocazione delle primarie per l’elezione del candidato premier, lasciando le strutture del partito cosi’ come uscite dall’ultimo congresso, quello terminato l’8 dicembre 2013 con l’elezione dell’assemblea e del segretario Matteo Renzi.

Ad incoraggiare i dem di osservanza renziana in questa direzione e’ anche la notizia che il pronunciamento della Corte Costituzionale sul referendum per abrogare il Jobs Act e’ previsto per l’11 gennaio. Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, ha sottolineato in una pausa dei lavori del Senato sulla fiducia al governo: “Mi sembra che l’atteggiamento prevalente sia quello di andare a votare presto, quindi prima del referendum sul Jobs Act”. Un risultato referendario contro una delle leggi-manifesto del governo Renzi sarebbe un colpo dopo il quale rialzarsi diventerebbe difficile, quasi impossibile. Un motivo in piu’, aggiungono fonti del Pd, per fare presto. Ma, osservano le stesse fonti: “se, come sembra, sono tutti d’accordo ad andare a votare al piu’ presto, perche’ dovremmo impiegarci piu’ di un paio di settimane ad approvare la nuova legge elettorale?”. Un’osservazione non priva di ironia, visto che nel Pd sono in tanti a nutrire piu’ di un dubbio sulla reale volonta’ del Movimento Cinque Stelle e Forza Italia di andare al voto al piu’ presto.

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