La cottura dei cibi avvolti in carta stagnola in forno può essere pericolosa. Lo sostengono studi scientifici che hanno dimostrato che l’alluminio è una neurotossina responsabile nel favorire malattie degenerative e che non svolge alcuna funzione utile per l’organismo. L’alluminio, infatti, se riscaldato, rilascia più facilmente le sue particelle che entrano nel cibo. Così come altri metalli tossici, questo può infatti accumularsi nel tempo negli organi e nei tessuti innescando processi infiammatori con conseguenze negative sulla salute.
I sintomi di avvelenamento da alluminio
I più comuni sono:
Debolezza muscolare
Dolore osseo
Convulsioni e confusione
Anemia
Problemi agli organi respiratori
Malattie del cervello
Demenza
Malattie del sistema nervoso
Sclerosi multipla
Alzheimer
Parkinson
Come riporta “Dioni Deam”, è il Dottor Sante Guido Zanella ad aver osservato che i suoi pazienti affetti da sclerosi multipla avevano valori di alluminio superiori alla norma. Solo qualche anno fa una ricerca dell’University of British Columbia ha dimostrato il legame tra alluminio e morbo di Alzheimer.
Dove è presente l’alluminio
Cioccolato avvolto da un foglio di alluminio
Caffè (fatto con la moka in alluminio)
Farmaci (aspirine e antiacidi)
Vaccini
Cibi cotti su padelle e pentole in alluminio
Succhi di frutta e bibite in lattine di alluminio
Acqua di rubinetto (l’alluminio viene usato per trattare l’acqua)
Prodotto da forno e formaggi (contengono parecchi additivi a base di alluminio, di solito con la sigla E500-E559)
E’ proprio per la presenza dell’alluminio in diversi prodotti che risulta difficile per il corpo espellerlo. Il problema riguarda soprattutto gli anziani, per i quali il metallo può provocare molti processi degenerativi.
Il consiglio degli esperti è di evitarlo ma soprattutto di non utilizzarlo nella cottura dei cibi. Prediligere quindi solo pentole in acciaio, ghisa e ceramica.