Cara Italia, domani sarà davvero dura. Carlo Ancelotti sarà uno spettatore privilegiato domani sera: da un lato batterà il suo cuore azzurro, dall’altro vedrà all’opera un pezzetto del suo futuro visto che nella prossima stagione allenerà il Bayern. E secondo il tecnico di Reggiolo, “non si può che ammirare la Germania, una grande nazionale che è cresciuta nel tempo ed è già campione del mondo – scrive sulle pagine del ‘Daily Telegraph’ – Perchè la Germania diventasse la migliore, a Loew sono stati concessi gli anni necessari per allenare i suoi giocatori in un certo modo. Nella prossima stagione lavorerò in Germania col Bayern Monaco e molti dei miei nuovi giocatori sono in nazionale, ne sono il cuore”.
Ancelotti vede nella nazionale tedesca una base fatta di “qualità, esperienza e individualità che hanno dimostrato in passato di saper gestire le pressioni. Ecco quello che Jogi ha fatto così bene, ha trasformato la Germania in una squadra che può funzionare da sola anche davanti alle difficolta’”.
“Sapevamo che tipo di Germania avremmo visto agli Europei ma la domanda è se qualcuno può fermarla. La Germania controlla la partita, Kroos detta il ritmo, chiudono gli avversari nella loro metà campo e iniziano una fitta rete di passaggi alla ricerca dello spazio dove colpire. E’ davvero difficile togliere loro l’iniziativa”.
Italia spacciata? Non è detto. “Il calcio è anche saper miscelare in modo vincente quello che hai, un grande portiere di 38 anni come quello dell’Italia, o l’esperienza di Barzagli, Chiellini e Bonucci. Non è solo una questione di talento e tecnica, di cui c’è comunque bisogno. E’ anche mentalità ed esperienza. Sai come vincere? Sai cosa fare quando le cose vanno male? Al momento, a livello individuale, la Germania è superiore all’Italia ma questo non ha impedito all’Italia di battere la Spagna”.
“Vorrei che l’Italia vincesse a Bordeaux ma dovrà giocare al suo meglio e se deve proprio perdere, allora perchè non contro la Germania? – continua Ancelotti – Magari vedrò la partita in tedesco come lezione supplementare perchè sto studiando davvero duramente ma, Dio mio, è anche più difficile di quando ho dovuto imparare l’inglese”.
“Non vedo l’ora di lavorare in Germania, il calcio tedesco e il Bayern sono diversi, a capo c’è un ex calciatore come Rummenigge e arrivo in un momento importante della loro storia – chiosa – Si tratta di una nazione di vincenti sul campo. Ma prima devono ancora battere l’Italia”.