Ankara, assalto della polizia al giornale d’opposizione Zaman

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Ankara, assalto della polizia al giornale d’opposizione Zaman

La Turchia vive ore di tensione da venerdì sera, quando la polizia ha effettuato un blitz usando cannoni ad acqua e gas lacrimogeni nella sede del giornale di opposizione “Zaman”. L’operazione nasce in seguito alla decisione di un tribunale turco di irruzione venerdì nella sede del giornale “Zaman”, ad Ankara, dopo che un tribunale ha deciso di commissariare il gruppo editoriale che controlla il quotidiano d’opposizione più diffuso della Turchia. L’accusa rivolta al gruppo editoriale Feza è di “propaganda terroristica” contro il premier Erdogan.

Davanti la sede del quotidiano, riporta TgCom24, si sono schierati decine di manifestanti, la polizia li ha dispersi per poi rompere un cancello ed entrare nell’edificio per scortare all’interno i manager nominati dal tribunale e cacciare i dipendenti del quotidiano.

Secondo il tribunale che ha deciso il commissariamento, il gruppo editoriale opererebbe a favore dello “Stato parallelo” creato dal magnate e imam Fethullah Gulen, ex alleato diventato poi nemico giurato del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

Il direttore di Zaman, Abdulhamit Bilici, ha commentato con i media stranieri l’irruzione nel suo giornale: “Una pagina nera per la storia della democrazia”. Sevgi Akarcesme, direttore della versione online del quotidiano Today Zaman, ha rincaro la dose su Twitter: “La polizia non ci ha fatto accedere alla nostra redazione. E’ dispotismo puro! Mi hanno preso per un braccio e strattonato…. Il governo turco ha sequestrato una delle ultime voci critiche della Turchia… E’ la fine della democrazia”. CONTINUA A LEGGERE

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