Vi è mai capitato di aprire il frigo e dimenticare il motivo per cui l’avete aperto? Succede spesso e quasi a tutti. Magari, mentre preparate la cena, dovete prendere qualcosa e poi ve ne dimenticate praticamente subito.
Si tratta di un meccanismo della nostra mente. Secondo lo psicologo cognitivo Tom Stafford dell’Università di Sheffield, infatti, “comprendere questo potrebbe aiutarci ad apprezzare il fatto che queste dimenticanze temporanee sono qualcosa di più di un semplice fastidio”.
Questa evenienza, chiamata Effetto soglia, si verifica perché cambiamo ambiente: cambiamo stanza e pensiamo più cose insieme.
Una storia, scrive l’Adnkronos, potrebbe chiarire meglio come funziona questo meccanismo cognitivo. Una donna incontra tre muratori in pausa pranzo: “Cosa stai facendo oggi?” chiede al primo. “Sto mettendo un mattone sopra un altro mattone”, sospira l’uomo. “E tu, cosa stai facendo oggi?” chiede al secondo. “Sto costruendo un muro”, risponde in modo semplice. Poi, quando la donna fa la stessa domanda al terzo, l’ultimo muratore si gonfia di orgoglio e risponde: “Io sto costruendo una cattedrale”.
“Qualcuno considererà questa storia come un incoraggiamento a pensare al quadro generale – scrive Stafford – ma per lo ‘psicologo che è in voi’ il fatto importante è che ogni azione deve essere pensata a più livelli, per realizzarla con successo”. Nessuno, però, può costruire una cattedrale senza sapere come mettere un mattone sopra ad un altro, come fa il primo muratore. CONTINUA A LEGGERE
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