Disoccupato di Afragola tenta suicidio fuori Palazzo Chigi
Voleva incontrare la presidente della Camera Boldrini

L'ennesimo vicenda di un uomo disperato che, da Napoli, ha viaggiato in treno fino a Roma per cercare di incontrare la Presidente della Camera Laura Boldrini e raccontargli il suo dramma. Francesco Di Pinto, un 54enne disoccupato di Afragola, dopo aver lavoricchiato con alcune aziende nel Nord Italia da pendolare, alla fine del 2012 si è trovato senza lavoro. Da li è cominciato il suo calvario, la sua lotta contro la sopravvivenza assieme alla moglie e il figlio, entrambi senza lavoro. Arrangiavano tramite donazioni delle parrocchie vicine e di pasti consumati alla Caritas. La difficoltà nel pagare l'affitto, con conseguenti minacce del proprietario nel buttarlo fuori di casa e un precario stato di salute con un'invalidità del 60% riconosciuta ma non retribuita, lo hanno spinto a Roma nel tentativo di incontrare la Boldrini, perche ha sempre avuto un occhio di riguardo per queste situazioni disperate, almeno questo sentiva in tv. Forse poteva avere una parola di conforto, qualcuno che lo capisse. Arrivato a Roma, Francesco ha incontrato alcuni parlamentari, a cui cercava di spiegare la sua situazione ma veniva frettolosamente liquidato da frasi di comodo. Arrivato davanti Palazzo Chigi, il gesto inconsueto: un raptus di follia lo ha portato a tagliarsi gli avambracci con delle lamette. Un gesto con cui ha cercato di dar voce a chi, come lui, non riesce ad andare avanti e si sente ignorato dalle istituzioni.
Soccorso dai Carabinieri e stato portato al "Santo Spirito" di Roma dove gli sono state curate le ferite. Dimesso, e tornato da solo a casa in treno, con i punti a suturargli le ferita create dalle lametta. Solo quelle pero sono state rimarginate, al momento nulla può chiudergli le ferite che l'indifferenza, la superficialità e il menefreghismo delle istituzioni gli hanno creato. Situazioni che si stanno verificando sempre più spesso, chi si taglia le bene, chi si dà fuoco, per non parlare dell'attentato di Luigi Preiti che ha ferito gravemente due carabinieri qualche mese fa. Gesti di persone che non hanno nulla da perdere. Ma a perdere è lo Stato.
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