Ercolano: impianti fognari non a norma,ma ci sono 18 milioni
Allarme ambientale, l’assessore: “E’ la Gori a dover bandire la gara”

Scarichi abusivi lungo le coste del Vesuviano. Liquami che quotidianamente vengono sversati illegalmente a mare sotto l’occhio dei cittadini inerti di Ercolano e Portici. Dalle acque della città degli Scavi fino ad arrivare al Granatello e quindi al Porto, sono presenti, oltre ai liquidi putridi provenienti dalle condotte fognarie, rifiuti di ogni genere. A confermare l’allarme è Francesco Portoghese, ex consigliere comunale di Portici da anni impegnato nella lotta all’inquinamento ambientale. “Gli scarichi abusivi rappresentano una piaga per il nostro litorale – dice a Retenews24 - sono stati stanziati circa 18milioni di euro per la ricostruzione delle condotte di Ercolano: Portici sta provvedendo ai lavori di riqualificazione, ma Ercolano? Che fine hanno fatto questi soldi?”. Secca la risposta dell’assessore comunale all’ambiente Antonello Cozzolino: “Credo che per la nostra città sia un traguardo importante ricevere 18 milioni dal C.I.P.E. (Comitato interministeriale per la programmazione economica) da poter spendere per la costruzione dell’impianto di sollevamento. Oltre a noi, in tutta Italia, solo Ischia è riuscita a farsi valere per ottenere aiuti per lavori di somma urgenza”.
Il Comune vesuviano, che conta circa 54mila abitanti, prevede un impianto fognario molto vecchio, risalente quasi a 30 anni fa e mai rinnovato: Nel 2010 l’Amministrazione già riuscì ad avere dal C.I.P.E. una somma di circa 14milioni di euro che però furono bloccati per far fronte all’emergenza rifiuti. Quindi, conclude l’assessore: “Aspettiamo una mossa dalla Gori che oltre ad occuparsi di risorse idriche del vesuviano, si occupa anche delle condutture fognarie. E’ lei che adesso deve darci delle risposte e provvedere alla gara d’appalto per la costruzione dell’impianto”.
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