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Fiat, Enzo tornato a lavoro dopo la cassintegrazione

Originario di Marigliano, viveva a Somma: lascia una moglie e due figlie.

Fiat, Enzo tornato a lavoro dopo la cassintegrazione

Per due anni era rimasto in cassa integrazione ed era tornato a lavoro soltanto da una settimana: una coincidenza terribile quella di Vincenzo Esposito Mocerino, l'operaio di 61 anni, originario di Marigliano, ma residente a Somma Vesuviana e morto questa mattina per un incidente sul lavoro. La famiglia è rimasta per ore senza sapere che Vincenzo era deceduto, probabilmente fin dal mattino. Poi la notizia è trapelata dai colleghi di lavoro che hanno chiamato alcuni parenti dell'uomo di Somma Vesuviana avvisandoli di quello che era successo. Sono stati quindi i familiari a recarsi di persona in via Pietrangeli, nella masseria dove l'operaio viveva con la moglie Carmela Di Palma e le figlie, Maria di 26 anni e Anna di 22. E' stata un nipote a rivelare l'amara verità, alla vedova fino a quel momento era stato riferito che il marito si era fatto male mentre lavorava nello stabilimento Fiat di Pomigliano, nulla di più.

"E' assurdo", racconta appunto la nipote, ferma con altri familiari davanti la casa, "nessuno ci ha detto niente, quando l'abbiamo saputo sia il fratello di Vincenzo che la figlia si sono recati ai cancelli della fabbrica, ma non li hanno fatti entrare. Non l'hanno potuto vedere. Poi il corpo è stato portato al II Policlinico (per l'autopsia, ndr) e ci è stato detto che è inutile andarci perchè non potremmo vederlo neanche lì. Ancora adesso non capiamo come sia successo, com'è morto voi lo sapete?". Lo chiedono ai giornalisti che si trovano davanti alla villetta, quando in lacrime dall'abitazione esce appunto il fratello di Vincenzo che dice: "Era freddo, ci hanno detto che quando l'hanno trovato era freddo, forse era morto già alle 9 poi alle 13 durante la pausa pranzo si sono accorti che non c'era e sono andati a cercarlo e allora hanno scoperto il cadavere, era morto dissanguato". La vittima era un uomo tranquillo, si dedicava ad un pezzetto di terra che coltivava con le sue mani. "E poi c'erano gli animali", racconta un'altra parente, "vede quel pastore tedesco, Regina, da stamattina non si muove dalla cuccia è come se avesse capito cosa è successo". E poi un altro cucciolotto e alcuni gatti, una vita semplice stroncata ad un passo dalla pensione.

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