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Giggino, ora fa veramente qualcosa di importante: dimettiti!

La Procura in pressing su de Magistris

Giggino, ora fa veramente qualcosa di importante: dimettiti!

Che tempi, quei tempi. Parlava di trasparenza e gli occhi di centinaia di persone, imbandierate di arancione, brillavano. Metteva la bandana e, subito, quelli che la trovavano trash per berlusconiana memoria, ne compravano una. Raccontava una città nuova, senza buche e malaffare. Che tempi, quei tempi. Vero, Giggino? Nel frattempo si è accorto che governare è complicato, che qualcuno può anche dissentire dal verbo. Allora si fa presto, lo si caccia. Inutile ripetere il lungo elenco, da Raphael Rossi in giù. Poi ci si rende conto che qualcuno proprio una volpe dell'amministrazione non è: con i poteri del sindaco lo si accompagna alla porta, con discrezione. Annunciandolo alla stampa e dandogli dell'inadatto. Infine arrivano i guai giudiziari. La macchina del fango, ma non la chiamava così il triste Berlusconi?  Avvisi di garanzia come se piovesse, da quelli un pò così, come gli ultimi legati alla coppa America, a quelli pesanti che investono pezzi pesanti della giunta. Con un assessore facile alle dichiarazioni un po' snob che sarebbe stata beccata a cancellare le multe di famiglia. Per non parlare del vice sindaco Tommaso Sodano, uno che da Pomigliano, dove in pochi lo ricordano con travolgente affetto, è giunto a Napoli col piglio del conducator, per ritrovarsi  a fare il Raspuntin di palazzo San Giacomo. Mamma mia, caro Giggino ce ne sarebbe da rizzare i capelli, ma l'uomo che vede il marcio e il familismo ovunque, non si ferma di fronte a nulla. Nemmeno a una cugina assunta in staff di Giunta, ma questo come ci disse un suo stretto collaboratore "non importa" e poi la signora "ci fa un piacere a prendere i mille euro dello stipendio". Non si ferma nemmeno davanti a un fratello assunto a euro zero, ma nel pieno possesso di rimborsi. Naturalmente anche egli indagato. Giggino, l'uomo di una sola vittoria e mille sconfitte, ha davanti a sè giornate di caldo africano e una speranza da dare alla città per un autunno rovente: che dia le dimissioni, che ci ridoni la speranza.
 

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