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Gigli Nola, Soprano: politica un cancro e basta superparanze

Il Presidente della Fondazione in commissione affari generali dà sostegno a De Simone.

Gigli Nola, Soprano: politica un cancro e basta superparanze

“L’ingerenza della politica nella festa dei Gigli è un cancro da estirpare”: Raffaele Soprano, de sei mesi presidente della Fondazione Festa dei Gigli, non usa mezzi termini nel corso dell’audizione in commissione affari generali per denunciare il legame stretto tra paranze e consiglieri comunali che ostacolerebbe un rilancio vero della kermesse paoliniana. Il problema è tutto li. Consiglieri comunali eletti con i voti delle paranze che si oppongono ad una vera regolamentazione della festa dei gigli in vista del sigillo Unesco.Paranze che tradotte in consenso significano migliaia di voti. Ecco che la scelta di limitarne il potere diventa difficile.

Soprano sposa in toto la linea indicata dal maestro Roberto De Simone nel dossier consegnato qualche giorno fa e chiede un cambio di rotta radicale e non fittizio. L’audizione dell’avvocato chiamato a presiedere la Fondazione era stata richiesta dal presidente della commissione, Vincenzo Iovino per fare il punto dopo la conclusione della ballata. Tempi e sanzioni per i ritardi della processione? Soprano è stato chiaro: “Saranno rivisti i filmati della ballata, spulciati in ogni tratto del percorso per capire le cause dei rallentamenti e magari intervenire dal prossimo anno.” “È innegabile però” secondo il presidente “un primo risultato”: “Finalmente dopo tanti anni prima della mezzanotte due gigli avevano concluso la processione”. Per Soprano una delle ragioni dei ritardi sarebbe da ricercare nel numero dei cullatori delle paranze: esiste una disparità che va colmata tra paranze storiche e numerose come Volontari e Trinchese che possono contare sulla presenza di almeno 450 uomini ed altre che invece ne hanno poco più della metà. L’introduzione dell’albo delle paranze e dei cullatori servirà anche ad eliminare queste differenze. Dal prossimo anno le paranze dovranno avere tutte un identico numero di cullatori. Per adesso sono pronte solo le sette commissioni che dovranno valutare testi e autori delle canzoni dei gigli. Il primo passo di una rivoluzione che si preannuncia lenta e piena di ostacoli.

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