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La gobba di San Paolino in cima all’Europa. A Nola quella deformazione fisica che spunta sulla spalla dopo aver trasportato il Giglio è motivo di orgoglio e soprattutto il biglietto da visita per entrare nel mondo dei cullatori. Qualcosa di cui andarne fieri e segno di una fede che durerà in eterno. Da oggi la Gobba di San Paolino diventa anche opera d’arte grazie ad Antonio Busiello, che in uno scatto fotografico ha immortalato quel misto di passione, fede e dolore.

La foto del Cullatore è stata infatti scelta tra cinquemila foto giunte da tutto il mondo all’International Print Exhibition 2013, premio giunto alla 156’ edizione organizzato dalla Royal Photographic Society, la più antica associazione di fotografia nel mondo fondanta nel 1853 per promuovere l’arte e la scienza della fotografia. Il vincitore del concorso è Antonio Busiello, fotografo con origini nolane ma traslocato a Londra, che con il suo scatto che ritrae il cullatore, Franco, un impiegato del comune di Nola, che non ha avuto esitazione a mostrare la gobba in pubblico.  È stato questo coraggio del cullatore a convincere i giudici nell’assegnare la medaglia d’oro del concorso a Busiello. La gobba del cullatore nolano sarà adesso esposta in numerosi musei britannici. Da oggi sarà a Strafford.