Melito, il Pd si spacca sulla giunta "tecnica"
Manifesti contro Carpentieri che difende i suoi assessori

L’esecutivo di Carpentieri è nato da poco più di una settimana. Ma già partono le prime scintille fra la base del Pd melitese e il nuovo sindaco. Nell’occhio del ciclone è finito “il metodo usato da Carpentieri per la composizione della giunta”. Un metodo che, secondo quanto recitano alcuni manifesti spuntati in città in queste ore, non “avrebbe coinvolto in alcun modo il primo partito della coalizione nella formazione dell’esecutivo”. Una scelta, si legge nel documento, che “amareggia e sorprende”.
“Non volevo mettere da parte i partiti”, prova a difendersi Venanzio Carpentieri, “ma credo che la giunta tecnica risponda meglio alle esigenze della cittadinanza”. Poi ammette: “rispetto al metodo usato ci sono state delle incomprensioni, ma non posso essere attaccato nel merito delle scelte. Le persone chiamate in squadra sono dotate di qualità che vanno al di là delle polemiche”. La strada imboccata dal giovane sindaco per zittire i malpancisti del partito è quella di “Rispondere con i risultati”, assumendosi le responsabilità di “apportare delle modifiche laddove gli esiti non fossero soddisfacenti”. Intanto, Antonio Amente (Pdl), ora a capo dell’opposizione in consiglio, approfitta del primo passo falso della maggioranza e incalza: “Ciò che sta accadendo è la dimostrazione che quella di centro-sinistra è un’accozzaglia di partiti nata con l’unico intento di vincere le elezioni. Le contraddizioni al loro interno sono scoppiate nella fase di composizione dell’esecutivo”. A sigillare una tregua saranno per ora le vacanze estive. In attesa di un settembre che si preannuncia già da ora carico di tensioni.
Ancora nessun commento inserito