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Come ogni anno, l’alba del lunedì susseguente la penultima domenica di luglio, c’è stata la tradizionale marcia dei Battenti, che apre ufficialmente i festeggiamenti in onore della Madonna del Carpinello. La marcia, 30 km a partire da Visciano, ha messo a dura prova Polizia Municipale e Protezione Civile, per il blocco della Via Nazionale 7 bis, ma si è svolta senza particolari intoppi. Il percorso attraversa vari paesi dell’agro nolano come Marzano, Liveri, San Paolo Belsito, Nola e Schiava, e coinvolge la quasi totalità della popolazione viscianese, comprese donne e bambini.

La particolarità di quest’anno è che la festa è stata organizzata proprio dal Comitato Battenti ed ha visto la partecipazione di ben 1.500 persone a piedi nudi in marcia. Le origini non sono antichissime, la nascita del Comitato risale al 1943 e la tradizione dei “Vattient” racconta che furono gli abitanti di Schiava nei primi anni Quaranta, ad affrontare il lungo pendio che porta al paese di Visciano a piedi nudi, per ringraziare la Madonna di qualche grazia ricevuta. Ogni anno da allora, i Battenti suggellano il Patto con la Madonna per l’anno successivo e fino a quanto la fatica lo consente, dato l’enorme dispendio di forze ed energie. C’è chi valuta il percorso dei battenti, l’unico vero momento di pura religiosità nella festa, insieme alla processione. La festa a Visciano richiama migliaia e migliaia di cittadini dei paesi attorno a gustarsi le sontuose luminarie e gli eccellenti cantanti che chiudono i festeggiamenti (quest’anno ad esempio, toccherà a Pino Daniele) assieme ai fuochi pirotecnici. Tutto questo, secondo alcuni, mal si combacia con la Fede o perlomeno deve essere organizzata in maniera meno sfarzosa. Al Comitato, cuore pulsante della religiosità, una responsabilità in più.