Saviano, cittadini: chiarezza su inquinamento Cereria
Secondo Arpac non ci sono pericoli di salute

Verità e trasparenza. È questo quello che hanno chiesto i cittadini di Saviano e di altri paesi limitrofi riguardante il disastro di domenica mattina, l'incendio alla Cereria Nappi che ha distrutto i capannoni della cereria e quelli circostanti, ha inondato di fumo nero le abitazioni circostanti. Il comunicato congiunto fra il sindaco di Saviano Carmine Sommese e l'Arpac ("nessun rischio imminente e nessuna presenza di sostanze tossiche") non ha convinto nessuno. Quindi semplici cittadini e attivisti ambientali sono stati ricevuti nell'aula consiliare del Comune di Saviano per sentirsi dire la verità in faccia, sugli effetti reali che questa nube può creare, le mosse da fare dal sindaco in persona. Ad accoglierli c'era però il vicesindaco Francesco Iovino che ha letto la relazione Arpac che ha escluso pericoli per i cittadini. La diffidenza dei cittadini era palese, alcuni di loro, abitanti nei pressi della Cereria, hanno avuto problemi respiratori e la loro paura li ha portati a fare domande pungenti e precise a Iovino che si è trincerato dietro la relazione, in chiara difficoltà nel dare risposte esaustive. I vari comitati ambientali hanno protocollato al Comune di Saviano, alla Sezione Arpac di Napoli e Avellino, 10 domande riguardante la metodologia usata per le ricerche, la sua effettiva esaustività e le mosse future per cercare di salvaguardare la zona. La gente ha paura, le notizie sul l'aumento di tumori in questa zona li assale, sono stanchi della minimizzazione di questi incidenti che continuano a martorizzare quest'area, lo si avverte sui loro volti e dalle loro lacrime.
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