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Villa confiscata a Marano, vince Comune: pronto lo sgombero

Il Consiglio di stato dà ragione all'Amministrazione

Villa confiscata a Marano, vince Comune: pronto lo sgombero

Beni confiscati, arriva l'atteso pronunciamento del Consiglio di Stato. L'organo amministrativo ha respinto il ricorso proposto dai proprietari di una delle ville ubicate in via Marano-Quarto, confiscate in via definitiva e finite - già da anni - nella disponibilità del patrimonio immobiliare del Comune. Il pronunciamento è arrivato al termine di un lungo iter e dopo l'interruzione di due procedure di sgombero. La quinta sezione del Consiglio di Stato, lo scorso 16 maggio, aveva infatti disposto un approfondimento della questione. In sostanza un'ulteriore verifica delle particelle catastali, che ha visto per settimane impegnati tecnici di parte e del Comune nonché gli agenti del Gico della Guardia di finanza.

Con l'avvenuto pronunciamento, in pratica, già dalle prossime ore l'amministrazione cittadina potrà attivarsi per dare il la e coordinare le operazioni di sgombero nella villa occupata da un ramo della famiglia Simeoli, noti imprenditori dell'area a nord di Napoli. Le medesime procedure, insomma, già ultimate nei mesi scorsi in altre due ville confiscate, anch'esse ubicate nella medesima zona. La vicenda era stata seguita con attenzione dall'ex commissario straordinario dell'Ente, il prefetto Gabriella Tramonti. Il Comune di Marano, per tutti i procedimenti relativi ai beni confiscati, si è avvalso della consulenza degli avvocati Saverio Griffo e Aldo Starace. Gli occupanti della villa di via Marano-Quarto, invece, erano difesi dallo studio legale Laudadio. Presente in giudizio, per gli appellanti e con delega dell'avvocato Laudadio, l'avvocato Ferdinando Scotto, candidato sindaco alle amministrative del 2011 e suocero dell'attuale consigliere di maggioranza Vincenzo Marra.

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