Ieri Parisi, oggi Alfano: a settembre si parte con le assemblee, le convention, verso un centrodestra unito? Il candidato sindaco di Milano per il centrodestra, ieri dalla pagine del quotidiano Libero ha annunciato la sua discesa in campo, anticipando il lavoro che lo portera' alla convention del 16-17 settembre dove presentera' "un progetto con idee e uomini nuovi, dobbiamo superare i 10 milioni di voti, tagliero' le tasse e faro' funzionare lo Stato". Sempre a settembre, ci sara' l'assemblea nazionale del nuovo soggetto politico dei moderati lanciata dal ministro dell'Interno e leader di Ncd, Angelino Alfano, dalle colonne del quotidiano La Stampa. "Vogliamo costruire un nuovo soggetto che dia rappresentanza a milioni di italiani. Stiamo lavorando con tanti movimenti territoriali", ha spiegato Alfano. "Non sara' un'aggregazione di sigle e gruppi dirigenti, ci rivolgeremo a quegli elettori di centrodestra che non vogliono andare dietro Salvini e Casapound. E che non si rassegnano a una sfida elettorale che veda protagonisti solo Pd e 5 Stelle". Il leader di Ncd vede positivamente il "tentativo di Parisi" di lavorare ad un nuovo centrodestra, tentativo che, secondo Alfano, "puo' avere un buon esito se sara' consacrato dalle primarie e se mettera' i lepenisti in condizione di non nuocere". Da Facebook arriva il messaggio dell'ex collega di partito, il capogruppo di Forza Italia alla Camera Renato Brunetta, che scrive: "Caro Angelino, vuoi concorrere a gettare le basi per la coalizione di centrodestra
che guidera' il Paese nei prossimi anni. Benissimo, noi siamo inclusivi, perdoniamo anche gli amici erranti". Pero', allora, togli immediatamente il sostegno al governo Renzi, fai cadere questo premier mai eletto, e schierati con il fronte del 'no' per il referendum costituzionale del prossimo autunno". E gia' perche', per ora, a dividere Alfano dal resto del centrodestra, c'e' anche quel si' al referendum costituzionale di autunno, ribadito anche dal deputato Fabrizio Cicchitto: "nel recente seminario dei gruppi parlamentari come Ncd abbiamo espresso una linea chiara volta ad aggregare tutto il centro che vota si' al referendum e che sostiene il governo Renzi". Cicchitto vede, pero', positivamente il lavoro che sta facendo Parisi: "per ridare a Forza Italia la configurazione di un partito Liberal popolare collocato dinamicamente al centro dello schieramento politico. Deve essere pero' chiaro - aggiunge - che se alla fine ci fosse una ricomposizione del centrodestra con Fratelli d'Italia e con la Lega Nord, Ncd-Ap dovrebbe tener ferma la sua attuale collocazione al centro. C'e' una divergenza politica netta con la Lega Nord". Per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, "il no al referendum deve essere il momento chiave per la nascita di un centrodestra rinnovato e con prospettive di governo". Chi guarda con diffidenza all'operazione di Parisi, e' il senatore di Forza Italia, Altero Matteoli, che in un'intervista al Corriere della Sera dice: "io dal signor Parisi non mi faccio certo radere alsuolo".