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Austria, la Corte Costituzionale invalida le elezioni: si rivota per le presidenziale

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38  pasquale napolitano condividi 

 

Un altro duro colpo al concetto di democrazia è arrivato dall’Austria. Dopo la Brexit e le istanze di abbandono dell’Unione Europea provenienti da alcuni Paesi del vecchio continente, un’altra brutta vicenda rischia di allontanare i cittadini dall’esercizio del diritto al voto.

Il fattaccio si è verificato nel turno di ballottaggio tenutosi lo scorso 22 maggio durante il quale si sarebbero verificati brogli ed irregolarità tali da indurre la Corte Costituzionale austriaca ad accogliere il ricorso del partito di estrema destra Fpo e annullare la consultazioni chiamando nuovamente al voto la popolazione.

Dopo aver ascoltato oltre novanta testimoni, in molti casi presenti ai seggi, i supremi giudici hanno accertato il mancato rispetto della legge elettorale, soprattutto nel conteggio dei voti arrivati per posta, che alla fine si sono rivelati decisivi nell’assegnare la vittoria giunta con uno scarto minimo.

Un flop clamoroso per il sistema a doppio turno che era all’esordio nella nazione europea che, anche nel corso delle recenti elezioni dirette per il presidente della Repubblica aveva mostrato un notevole equilibrio tra le forze politiche tale da rendere fondamentale e decisiva la correttezza delle operazioni di voto.

Clamoroso il fatto che, in alcuni collegi, l’affluenza sia stata del 146,9%, con più votanti che aventi diritto. Un dato che da solo ha fatto capire fin dal primo momento che qualcosa non era andato per il verso giusto. Il nuovo voto per decidere chi sarà il presidente si terrà con ogni probabilità a fine settembre o ad ottobre.