redazione – retenews24 – news on line http://retenews24.it le informazioni della tua città Thu, 20 Sep 2018 20:24:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.8 /wp-content/uploads/2018/01/ms-icon-310x310-png-250x250. redazione – retenews24 – news on line http://retenews24.it 32 32 Google Italia mette il nastro nero in ricordo delle vittime di Genova /google-italia-mette-il-nastro-nero-ricordo-delle-vittime-al-charlie-hebdo-uid-3/ Thu, 16 Aug 2018 15:02:04 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=67225 Anche Google Italia dopo La strage di Genova mette il nastro nero in segno di lutto. La motivazione si legge portando il mouse proprio sulla fascetta nera :  Raramente nella storia il più grande motore di ricerca ha usato mettere un segno di lutto su scala internazionale. L’ultimo lo ricordiamo per attentato don charles hebdo […]

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Anche Google Italia dopo La strage di Genova mette il nastro nero in segno di lutto. La motivazione si legge portando il mouse proprio sulla fascetta nera :

 Raramente nella storia il più grande motore di ricerca ha usato mettere un segno di lutto su scala internazionale. L’ultimo lo ricordiamo per attentato don charles hebdo e prima ancora per torri gemelle. #Genova #crolloponte #googlenero

 

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Allarme influenza intestinale in Italia. Ospedali presi d’assalto. Ecco i primi sintomi e cosa fare /e-allerta-rotavirus-in-italia-ospedali-presi-dassalto-uid-3/ Wed, 08 Aug 2018 10:15:25 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=132351 L’influenza intestinale, ovvero la definizione comune della gastroenterite virale, è un disturbo frequente in tutta la popolazione, anche se tende a colpire maggiormente i bambini, gli anziani o pazienti con un sistema immunitario compromesso. Si è già visto in un intervento quali siano le cause e i possibili rimedi naturali, ma quale dieta seguire sia per […]

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L’influenza intestinale, ovvero la definizione comune della gastroenterite virale, è un disturbo frequente in tutta la popolazione, anche se tende a colpire maggiormente i bambini, gli anziani o pazienti con un sistema immunitario compromesso. Si è già visto in un intervento quali siano le cause e i possibili rimedi naturali, ma quale dieta seguire sia per guarire che per evitare di prenderla?

Come già spiegato, l’influenza intestinale – da non confondere con la classica influenza invernale, poiché quest’ultima colpisce principalmente l’apparato respiratorio – deriva solitamente da un’infezione virale e, con meno frequenza, anche da batteri. Il contagio avviene principalmente per contatto oro-fecale, e questo spiega perché sia così diffusa tra i bambini, ma anche tramite acqua e cibi contaminati. Non a caso, è un disturbo decisamente probabile quando si è in viaggio. La diagnosi può avvenire solo grazie a un consulto medico e, non ultimo, l’assistenza di uno specialista è fondamentale anche per evitare conseguenze gravi dell’infezione. Va da sé, allora, come l’automedicazione non sia mai indicata.

In linea generale, sono due le famiglie di virus che causano i disturbi, caratterizzati per difficoltà digestive, diarrea, nausea, malessere generale e spesso anche febbre. Il primo è quello del rotovirus, il più diffuso fra i bambini, la cui infezione deriva dalla contaminazione orale con materiale fecale. Negli adulti, soprattutto in viaggio, è invece più probabile il norovirus, che può contagiare con l’acqua, i cubetti di ghiaccio, le verdure non adeguatamente lavate, carne e pesce crudi. Dall’elevato potenziale di distribuzione, può diventare epidemico e non è raro che coinvolga grandi gruppi di persone, soprattutto quando in ambienti a stretto contatto come navi, crociere, campeggi, scuole e via dicendo. Per apprendere le caratteristiche esaustive dei due agenti, oltre che consultare il precedente intervento, è sempre consigliato chiedere un parere al proprio medico.

Alimenti consigliati

Banane

Durante una gastroenterite virale, la digestione è solitamente difficoltosa, sia per la nausea provocata dal prosieguo della malattia che dalla funzionalità alterata dell’intestino. Il primo consiglio, perciò, è quello di provvedere sempre a un’idratazione adeguata, così da recuperare i liquidi persi con la diarrea, anche con camomilla calda per tentare di lenire i sintomi. Ovviamente, idratazione e corretta alimentazione non sono sostitutive del trattamento farmacologico stabilito dallo specialista.

In genere si prediligono cibi leggeri, facilmente assimilabili e, per quanto possibile, dall’effetto astringente. L’obiettivo non è però quello di bloccare le scariche, perché queste favoriscono l’eliminazione del virus. Di seguito, un gruppo di alimenti generalmente consentiti:

  • Prodotti da forno: pane tostato, grissini e cracker con poco sale, ma anche biscotti secchi, fette biscottate purché a basso contenuto di zucchero;
  • Primi: riso bianco bollito e non troppo asciutto, poiché l’amido ha un blando effetto astringente sull’intestino. In alternativa, pasta in bianco con pochissimo olio extravergine d’oliva;
  • Carni: carni bianche e al vapore, meglio se pollame, abbinate solamente a pesce dall’alta digeribilità, come il merluzzo;
  • Frutta e verdura: fra i frutti più consigliati le banane, perché ricche di sali minerali come il potassio e dotate di un lieve effetto astringente. Lo stesso vale anche per il limone, ma senza esagerare nelle dosi. La verdura è invece normalmente assunta bollita o al vapore, tra le più frequenti patate e carote;
  • Altri alimenti: formaggi stagionati e dall’elevata consistenza, come grana e parmigiano, ma anche probiotici per incentivare l’idoneo equilibrio della flora intestinale.

Alimenti sconsigliati

Caffè

Come facile intuire, durante una gastroenterite è bene evitare tutti quegli alimenti che potrebbero irritare ulteriormente stomaco e intestino, già particolarmente provati dall’infezione. Inoltre, anche le porzioni troppo abbondanti sono da rifuggire, poiché le funzionalità digestive sono ridotte. In linea generale, si sconsiglia:

  • Primi grassi e troppo conditi, con eccessi di burro, olio ma anche di spezie. Per quanto riguarda la pasta, sarebbe da evitare il pomodoro e i suoi derivati, dal classico sugo al basilico al ragù;
  • Carni rosse, verdure fritte, prodotti da forno troppo ricchi di sale o di zucchero;
  • Bevande gassate, succhi di frutta eccessivamente acidi ma anche tisane troppo calde;
  • Bevande note per il potere stimolante o irritante, quali caffè e alcol.

Per agevolare il processo di guarigione, infine, è altamente sconsigliato anche il fumo.

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Epidemia del rotavirus, colpiti soprattutto i bambini: prontosoccorso del Santobono in tilt per le emergenze

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ALLARME Tinture per capelli cancerogene. Ecco le Grandi marche incriminate /allarme-tinture-per-capelli-cancerogene-grandi-marche-incriminate/ Mon, 15 May 2017 13:49:01 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=27034 Le tinture per i capelli fanno molto male alla salute perché contengono sostanze tossiche e addirittura, in alcuni casi, cancerogene. Lo afferma un gruppo di ricercatori britannici della Perachem Limited di Leeds in uno studio pubblicato sulla rivista Materials. La colpa è delle ammine secondarie, sostanze contenute in gran parte delle tinture per capelli, sia […]

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Il volto di una donna dopo la reazione allergica dovuta a una tintura per capelli
Il volto di una donna dopo la reazione allergica dovuta a una tintura per capelli

Le tinture per i capelli fanno molto male alla salute perché contengono sostanze tossiche e addirittura, in alcuni casi, cancerogene. Lo afferma un gruppo di ricercatori britannici della Perachem Limited di Leeds in uno studio pubblicato sulla rivista Materials. La colpa è delle ammine secondarie, sostanze contenute in gran parte delle tinture per capelli, sia professionali che casalinghe, che penetrando dalla cute nell’organismo e possono portare a gravi reazioni allergiche fino a danni permanenti al cervello e alla morte. Altre sostanze becere sono le Nitrosammine, non contenute direttamente nelle tinture, ma che si possono formare attraverso una reazione chimica innescata dagli agenti inquinanti come i gas di scarico dei veicoli. Questi composti organici sono tossici e ritenuti cancerogeni, e per questo il loro utilizzo è vietato per l’industria cosmetica. Da uno studio condotto a Los Angeles si è inoltre evinto che Su 1514 casi di tumore alla vescica presi in considerazione, 897 erano di donne che usavano spesso tinture per capelli permanenti. Ha fatto molto discutere il caso di una nota marca di tinte condannata nel 2010 proprio perché i prodotti “avrebbero causato il cancro di una parrucchiera”:

IL CASO TUMORE PER TESTA NERA: Allarme tinture per capelli: Cause principali del tumore alla vescica. Il caso Testa nera

Ma non solo sostanze cancerogene. Molte tinture permanenti contengono anche un’altra sostanza (PPD) che porta a gravi reazioni allergiche che possono ridurre in coma o nei casi migliori a deformazioni del viso. Una sostanza contenuta in molti prodotti anche noti:

IL CASO DI COMA e POI MORTE PER TINTURA L’OREAL: Va in coma e poi muore per reazione allergica a sostanze contenute nella tinta L’Oreal

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Allarme dall’Asl in Italia: “Non toccate questa pianta. Provoca cecità e ustioni” /allarme-dallasl-in-italia-non-toccate-questa-pianta-provoca-cecita-e-ustioni/ Mon, 15 May 2017 09:56:57 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=130870 se avete già sentito parlare o letto questa notizia sul web, vi invitiamo a leggere ATTENTAMENTE Ecco la prima bufala vegetale intercettata sul solito portale web di fake news dal nome che assomiglia al Fatto Quotidiano: “Il fato quotidiano“. La notizia spaventa molto, ma…tranquilli! È una bufala riportiamo la notizia che si sta rapidamente diffondendo […]

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se avete già sentito parlare o letto questa notizia sul web, vi invitiamo a leggere ATTENTAMENTE

Ecco la prima bufala vegetale intercettata sul solito portale web di fake news dal nome che assomiglia al Fatto Quotidiano: “Il fato quotidiano“. La notizia spaventa molto, ma…tranquilli! È una bufala

riportiamo la notizia che si sta rapidamente diffondendo gettando il panico! naturalmente è FALSA

Danni provocati dalla pianta
Danni provocati dalla pianta

Ha un aspetto elegante e un nome curioso, Heracleum mantegazzianum, tradotto Panace di Mantegazza, la pianta sfuggita alla coltura e così diffusa da divenire una delle principali specie invasive d’ Europa. Così temuta, per i danni che il contatto con il liquido interno può recare alla salute, che la Regione Lombardia ne ha fatto oggetto di un’ allerta a tutte le Asl. «Può crescere in altezza fino a 5 metri – spiegano i botanici del Museo di Storia Naturale di Milano, Gabriele Galasso ed Enrico Banfi, che hanno lavorato alla classificazione delle specie invasive promossa dal ministero dell’ Ambiente a livello nazionale -. La panace di Mantegazza fiorisce una sola volta nella sua vita e poi muore». Ma intanto fa danni. Venne importata come pianta ornamentale. Chi avrebbe immaginato che fosse un’ infestante e che il contatto con la pianta e poi l’ esposizione al sole potessero causare gravi fotodermatiti. Per la Panace di Mantegazza la Regione invita a usare gli stessi accorgimenti previsti per l’ ambrosia e che si sintetizzano in un verbo: eradicarla. La Lombardia è risultata essere la regione con il maggior numero di specie «aliene» e invasive. «Le prime sono 545 su un totale di 3.220 specie spontanee – aggiungono i due esperti, che hanno lavorato con la Regione per predisporre un database e un manuale botanico-applicativo -. A esse si sommano 84 specie invasive». Le regioni in cui è più diffusa sono: Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria occidentale, nell’estremo settentrionale della Lombardia, Veneto e Trentino, mentre segnalazioni sporadiche sono state riportate a Cremona, nel Bresciano, nella Bergamasca e in Valcamonica.

Schermata 2015-08-03 alle 11.23.40Come riconoscerla

Il Pànace di Mantegazzi presenta delle caratteristiche inconfondibili all’osservatore che la incontra. Queste riguardano soprattutto:

1) il colore delle foglie che, a differenza dell’angelica, dell’Heracleum lanatum e della panace comune (Heracleum sphondylium) sono di colore verde chiaro brillante e tendente al giallo con le profonde lobature e segmentazioni di cui si è parlato

2) l’aspetto del tronco che è molto spesso e robusto, simile a quello del carciofo, con striature rosso scuro e contornato da peli irti

3) l’altezza e la mole che sono molto superiori a quelle delle altre due piante citate dalle quali va distinta

4) l’aspetto ovoidale dei frutti e del loro involucro che, nel momento della fioritura rimane attaccato alla base dell’ombrella e tende ad appassirsi

5) il diametro e l’imponenza dell’ombrella che è la più grande tra le ombrellifere

Pericolosità

Schermata 2015-08-03 alle 11.22.45Cute e occhi: al tatto, in presenza o in seguito a radiazione solare diretta o raggi U.V., provoca gravi infiammazioni della pelle con estese lesioni bollose che possono lasciare cicatrici permanenti. A volte può essere necessario il ricovero in ospedale. Piccole quantità di linfa negli occhi possono causare cecità temporanea o anche permanente. Queste reazioni sono dovute alla presenza, nelle foglie, nei fiori, nei semi, nel tronco e nella radice di derivati furocumarinici che sono in grado di penetrare nel nucleo delle cellule epiteliali e legarsi al DNA uccidendo le cellule. In Germania, dove questa pianta costituisce una reale emergenza, nel 2003 ne sono state riportate 16.000 vittime. In questo stesso paese vengono spesi annualmente circa 44 milioni di euro per combattere le Specie Aliene Invasive tra cui il Pànace di Mantegazza.

Natura: tende a formare facilmente popolamenti densi. Grazie alle grandi foglie che generano una densa ombra, causa il deperimento e la distruzione della vegetazione indigena. La radice a fittone, lunga fino a 60 cm, consente alla pianta una crescita rapida e una grande capacità di rigenerazione. Inoltre i semi conservano la capacità di germogliare per circa 7-15 anni[6].

 

Contromisure: Come comportarsi in caso di ritrovamento

A causa della fototossicità e della sua natura invasiva, il Pànace di Mantegazza è spesso oggetto di campagne nazionali di rimozione attiva, specie nei paesi Europei ove rappresenta un problema a causa della sua diffusione (Regno Unito, Germania, Belgio, Svizzera e Scandinavia); in Italia, mentre sono ampiamente diffuse varietà differenti di Heracleum, il Pànace di Mantegazza si trova solo in Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria occidentale, nell’estremo settentrionale della Lombardia e, secondo altre fonti, anche in Veneto e Trentino, mentre segnalazioni sporadiche sono state riportate a Cremona, nel Bresciano, nella Bergamasca e in Valcamonica. A seconda delle linee guida di lotta alla diffusione di questa pianta, sono descritte essenzialmente 2 metodiche di eradicazione.

Schermata 2015-08-03 alle 11.55.081) Metodica di eradicazione consigliata in Svizzera: non toccare assolutamente le piante e allontanarle immediatamente, in particolare dai parchi-gioco! Recidere la parte superiore della radice (a una profondità di 10-15 cm) o tagliare le piante al livello del suolo al momento della fioritura, utilizzando adeguate protezioni. Le piante dovrebbero di preferenza essere rimosse dai giardini. Non diffondere né i semi né le piante. Bruciare le piante e le radici o consegnarle ai servizi di incenerimento dei rifiuti; non gettare nel compost e non consegnare ai servizi di raccolta dei rifiuti verdi. Segnalare agli uffici cantonali per la protezione della natura le nuove stazioni negli ambienti naturali protetti e nelle loro vicinanze.

2) Metodica di eradicazione suggerita nel Regno Unito: la pianta non dovrebbe essere abbattuta, ma spruzzata a intervalli ripetuti con erbicidi come ad esempio 2,4-D, TBA, MCPA e dicamba che però sono poco efficaci nel combattere le radici. Il Glifosato (Roundup) è considerato il più efficace, ma è pericoloso per le altre specie perché poco selettivo. In ogni caso, data la resistenza e possibilità dei semi di germinare anche dopo 15 anni, dopo il trattamento è necessario un lungo monitoraggio delle zone a rischio. I bambini devono essere tenuti rigorosamente lontani dal Pànace di Mantegazza. In caso di necessità di maneggiare o estirpare il Pànace, devono essere utilizzati guanti e vestiti protettivi incluse protezioni per gli occhi. In caso di contatto con la pelle è necessario lavare accuratamente la sede colpita con acqua e sapone o col spirito ed evitare assolutamente l’esposizione solare per molti giorni, fin nell’ordine delle settimane.

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Scopri se la tua città è a rischio tradimento: Ecco dove ci sono più infedeli e chi sono /scopri-se-tua-citta-rischio-tradimento-dove-ci-infedeli/ Tue, 25 Apr 2017 11:36:23 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=29097 A Nord più traditori che al Sud ma Roma resta capitale anche in questo. Grazie a una recente ricerca realizzata dal sito di incontri extraconiugali AshleyMadison.com, è stata stilata una vera e propria classifica delle città più predisposte al tradimento. E così si scopre nella classifica delle città in cui ci sono più traditori Roma […]

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A Nord più traditori che al Sud ma Roma resta capitale anche in questo. Grazie a una recente ricerca realizzata dal sito di incontri extraconiugali AshleyMadison.com, è stata stilata una vera e propria classifica delle città più predisposte al tradimento. E così si scopre nella classifica delle città in cui ci sono più traditori Roma primeggia, infatti dalla Capitale provengono 53mila dei membri iscritti al sito su cui cercare scappatelle extraconiugali. Al secondo posto c’è Milano con 37mila iscritti, subito seguita da Torino, che si attesta al terzo posto della chart delle città più infedeli, con 28mila utenti iscritti.

Dallo studio emerge quindi che la maggior parte dei traditori si trovano al nord, infatti nella classifica delle prime 10 città italiane più infedeli ben sei sono del Settentrione, tra queste, insieme a Milano e Torino, ci sono Brescia (19mila iscritti), Treviso (18mila), Padova (18mila) e Bologna (17mila). Sembrano essere più fedeli al Sud, Napoli, infatti, è l’unica città che compare, con 23mila iscritti, nella classifica delle città “traditrici”.

Oltre a capire in quali città dell’Italia si tradisce di più, il sito di incontri ha anche cercato di stilare l’identikit del traditore tipo. Sembra che a tradire siano soprattutto gli uomini, questi in media hanno più di 40 anni, hanno conseguito una laurea o un diploma e molti di loro cercano una donna che sia disinibita, che sia formosa, bionda, che abbia tra i 25 e i 45 anni e che assomigli all’attrice americana Scarlett Johansson. Le donne sono presenti in minor misura sul sito di tradimenti e solitamente hanno un’età che si aggira intorno ai 38 anni, lavorano nel marketing o in banca, sono laureate e hanno un reddito personale medio. Solitamente si concedono una scappatella perché non sono soddisfatte del proprio uomo.

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Padre Livio:“Siamo entratinella zona deidieci segreti” /padre-livio-stanno-per-avverarsi-i10-segreti-di-medjugorie/ Sat, 22 Apr 2017 09:39:56 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=99663 “Oggi il mondo si trova di fronte a un passaggio decisivo. Mezzi di distruzione di massa quali armi chimiche e batteriologiche e ordigni atomici di fabbricazione artigianale a disposizione di un terrorismo selvaggio sono in grado di far piazza pulita dell’umanità”. Così esordisce Padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria in una intervista rilasciata alla […]

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“Oggi il mondo si trova di fronte a un passaggio decisivo. Mezzi di distruzione di massa quali armi chimiche e batteriologiche e ordigni atomici di fabbricazione artigianale a disposizione di un terrorismo selvaggio sono in grado di far piazza pulita dell’umanità”. Così esordisce Padre Livio Fanzaga direttore di Radio Maria in una intervista rilasciata alla Luce di Maria.

“Il mondo è a un bivio”, ha detto il Papa consacrando il nuovo millennio a Maria; l’odio dilaga, e Satana, ci informa la Madonna col messaggio del 1° gennaio 2001, è ora addirittura sciolto dalle catene.

Questo suggerisce a padre Livio che siamo entrati “nella zona dei dieci segreti” affidati dalla Madonna ai veggenti di Medjugorje (tre dei quali per ora ne conoscono solo nove) perché siano divulgati nell’imminenza degli eventi che preannunziano.

“Tali eventi, per la maggior parte drammatici, porteranno gli uomini tutti a un tale grado di disperazione che essi potranno trovare speranza di salvezza solo nella croce, ossia nelle preghiere e nei sacrifici di quell’esercito di devoti che la Madonna si sarà nel frattempo costituita con le sue apparizioni e i suoi messaggi.

Mentre Satana metterà alla prova la fede dei credenti, tra cui solo i più saldi resisteranno, Dio sottoporrà alla prova del fuoco le religioni: al termine della “tribolazione”, tutta l’umanità dovrà riconoscere di essere stata salvata da Cristo grazie all’intercessione della Vergine

Le religioni stesse verranno pertanto delegittimate al cospetto di quella cattolica; vi sarà un profluvio di conversioni, si avrà il trionfo del Cuore immacolato di Maria e si instaurerà il nuovo mondo della pace e dell’amore, ossia quel “tempo di primavera” che la Vergine ha promesso all’umanità.

Considerando la conclusione luminosa della vicenda, anche il “tempo dei segreti” va ritenuto un tempo di grazia, in cui si avrà una straordinaria manifestazione della misericordia divina”.

 1741793807Alla base di tale previsione sta una particolare interpretazione della vicenda del “Terzo segreto” di Fatima.

“Questo, dice padre Livio, è stato rivelato dopo i fatti che esso annunciava proprio perché tutti potessero constatarne la veridicità e fossero quindi meglio disposti a credere ai dieci segreti di Medjugorje: con lo svelamento a posteriori il Cielo ha voluto esibire una sorta di credenziale per avvalorare quella “pedagogia dei segreti” destinata appunto a continuare con Medjugorje.

Anche gli eventi preannunziati a Fatima erano drammatici ma al tempo stesso destinati a produrre un bene più grande: il sangue dei martiri alla fine salvava un gran numero di anime peccatrici; e anche a Fatima, come ora a Medjugorje, appariva determinante l’intercessione di Maria.

Unica sostanziale differenza il fatto che a Medjugorje gli avvenimenti saranno annunciati prima che si svolgano. E questo perché ora il mondo, a differenza di un secolo fa, “è a rischio di distruzione”, sicché il Cielo vuole magnanimamente concederci questa estrema occasione di ravvedimento.

 Fin qui padre Livio, la cui esposizione profetica suggerisce immediatamente alcune osservazioni.

 È indiscutibile che il terrorismo e le armi di distruzione di massa, per quanto temibili possano essere e costituiscano per l’umanità nel suo complesso un pericolo grande e molto forte, e il rischio  autodistruzione è reale.

 Nei tanti messaggi e colloqui privati coi veggenti, in oltre trent’anni, la Madonna avrebbe dunque affidato ai 6 veggenti molte rivelazioni del disegno divino che si dice sia il più importante nella storia del mondo dopo la Redenzione.

 Padre Livio ripete continuamente che egli non fa che riferire quel che ha detto la Madonna, aggiungendovi di suo qualche ipotesi, comunque sempre presentata come tale.

Soprattutto insiste sul fatto che ogni discorso relativo ai segreti deve evitare di alimentare vane curiosità e speculazioni sul futuro,è non deve diventare il centro della nostra vita di fede.

 Si tratta evidentemente di una proiezione rivolta al futuro , in quanto tutto, nella problematica dei segreti, è orientato verso il futuro: futuro prossimo per quanto riguarda i dieci eventi fatidici, futuro più lontano per quanto riguarda lo sbocco felice promesso dalla Vergine.

E abbiamo già detto della strategia della Madonna, che ha annunciato i segreti, confidandoli ai veggenti, con decenni di anticipo, e  che ora intorno ad essi  fiorisca la curiosità è normale.

 Padre Livio non è riuscito a sapere da Miriana, nè dagli altri veggenti neppure approssimativamente,quando i segreti verranno svelati. Confida di riuscire ad assistere alla rivelazione, in quanto a detta dei veggenti “non è poi tanto vecchio”; e in effetti ha solo sei anni più di padre Petar, che è del 1946.

Qui ci limitiamo a ricordare che il direttore di Radio Maria, quando viene interrogato in proposito, ama citare la seconda epistola di Pietro: “Davanti al Signore un giorno è come mille anni e mille anni come un giorno solo”.

Del resto, non si sa neppure quale sarà la durata complessiva della “rivelazione” e il manifestarsi  degli eventi “rivelati”.

Gli capita ad esempio di scrivere rispondendo a chi non crede: : ‘Perché un così lungo tempo e così tanti messaggi?’ La presenza della Madonna a molti sembrava superflua” La risposta di Padre Livio è che una mamma passa tanto tempo con i propri figli  perchè ne hanno bisogno”.

 

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Anticalcare e smacchiatore Gli usi domestici del pomodoro /anticalcare-e-smacchiatore-tutti-gli-usi-domestici-del-pomodoro/ Wed, 19 Apr 2017 08:39:53 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=117740 Il pomodoro e il suo succo possono essere utilizzati, oltre che in cucina, anche in tantissimi altri modi. Le fette di pomodoro sono un vero toccasana per coloro che hanno la pelle secca e necessitano di idratazione: basta frullare un pomodoro maturo e aggiungere un cucchiaio abbondante di olio di oliva, poi applicare il tutto sulla pelle lasciando […]

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pomodori
Il pomodoro e il suo succo possono essere utilizzati, oltre che in cucina, anche in tantissimi altri modi. Le fette di pomodoro sono un vero toccasana per coloro che hanno la pelle secca e necessitano di idratazione: basta frullare un pomodoro maturo e aggiungere un cucchiaio abbondante di olio di oliva, poi applicare il tutto sulla pelle lasciando in posa per 15 minuti. Il pomodoro sembra essere, a volte, meglio di una crema viso: idrata, nutre e purifica anche la pelle acneica. I suoi benefici riguardano anche le mani: per nutrirle a fondo e renderle più morbide ed elastiche, si può strofinare una metà di un pomodoro sul dorso e sul palmo della mano, come se fosse una saponetta.

Nella pulizia della casa

La proprietà più incredibile del pomodoro è che può essere un utilissimo anti-calcare. Lo si può utilizzare per pulire il bagno, ma anche la cucina: basterà posizionare dei pezzi di pomodoro maturo nei sanitari e lasciarlo agire per un’ora prima di portare via i residui con una spugna inumidita.

Per le macchie dell’ottone, basterà massaggiare della polpa di pomodoro maturo sull’ottone e poi sciacquarlo con dell’acqua fredda, asciugando gli oggetti con un panno di lana.

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TUMORE: Scoperta la pianta che lo uccide se combinata col ferro. L’esperienza: “Io guarito in 48 ore”. Autorevole rivista conferma: “tutto vero” /tumore-scoperta-pianta-uccide-se-combinata-col-ferro-lesperienza-guarito-in-48-ore-autorevole-rivista-conferma-tutto-vero/ Thu, 13 Apr 2017 09:30:47 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=37417 Esisterebbe un’erba il cui principio attivo combinato con il ferro sarebbe in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore. Il nome di questa pianta è Artemisia annua. Come già sappiamo,il cancro è la malattia più letale esistente. Gli scienziati cercano costantemente di trovare una cura e, infine, porre fine al cancro. Questa erba ,l’ Artemisia […]

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Esisterebbe un’erba il cui principio attivo combinato con il ferro sarebbe in grado di uccidere il tumore in sole 16 ore. Il nome di questa pianta è Artemisia annua.

Come già sappiamo,il cancro è la malattia più letale esistente. Gli scienziati cercano costantemente di trovare una cura e, infine, porre fine al cancro. Questa erba ,l’ Artemisia annua, potrebbe uccidere fino al 98% delle cellule tumorali in appena 16 ore. Secondo le ricerche pubblicate in “Life Science”, l’artemisinina, derivata dall’Artemisia annua, è stata utilizzata nella medicina cinese e può uccidere il 98% di cellule del cancro del polmone in meno di 16 ore.
 In realtà l’erba in questione da sola sconfigge il 28% delle cellule cancerogene,è la sua combinazione con il ferro che porta alla totale distruzione del tumore.

In passato l’artemisinina è stata utilizzata come un potente rimedio antimalarico ma ora è dimostrato che questa cura è efficace anche nella lotta contro il cancro. Questo perché quando si aggiunge del ferro alle cellule tumorali infettate, attacca selettivamente le cellule “cattive”, e lascia quelle “buone” intatte.

Gli scienziati che seguono le ricerche, condotte presso l’Università della California, hanno dichiarato: “In generale i nostri risultati mostrano che l’artemisinina ferma il fattore di trascrizione ‘E2F1′ e interviene nella distruzione delle cellule tumorali del polmone, il che significa che controlla la crescita e la riproduzione delle cellule del cancro”.

Utilizzando una varietà resistente alle radiazioni delle cellule del cancro al seno (che aveva anche una elevata propensione per l’accumulo di ferro) l’artemisinina si è dimostrata avere un tasso di uccisione del cancro del 75% dopo appena 8 ore, e uno del quasi 100% dopo appena 24 ore.

 

Su questo aspetto abbiamo raccolto la testimonianza di Amedeo Gioia docente romano che così ha scritto:

Io sono la prova vivente che la cura con l’artemisia annua funziona, operato due volte di cancro alla vescica esame istiologico G3 e TNM: pT2, invitato a fare delle infiltrazioni di chemio l’oncologo le ha ritenute inutili in quanto i carcinomi avevano colpito anche la prostata e l’ilio (intestino). Ricoverato in urologia al San Filippo Neri per l’asportazione di vescica, prostata ed un tratto dell’intestino, avrei continuato a vivere con le sacchette per l’orina e feci. Ho rifiutato la chemioterapia e mi hanno dimesso dandomi una settimana, massimo due mesi di vita. Mio figlio ha scoperto che esisteva questa pianta, che distrugge le cellule cancerogene, ed e’ riuscito a trovarla in soluzione alcolica (tipo fernet) e ho incominciato ad assumerla, Una correzione nel caffe’ la mattina, un bicchierino dopo pasto ed uno dopo cena. Dopo 48 ore non avevo più dolori e dopo sei giorni orinavo quasi normale (prima ogni 1/2 ora e con dolore). Per controllo ho fatto un’ecografia, esame del sangue per le marche tumorali ed una TAC. Risultato non ho più nulla”.

 

A conferma di tutto ciò un articolo di una autorevole sito medico PUBMED. Ecco il link: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15642597

 

PubMed è un databasebibliografico contenente informazioni sulla letteratura scientifica biomedica dal 1949 ad oggi; la cui prima versione online è del gennaio del 1996.[1].

Prodotto dal National Center for Biotechnology Information (NCBI) presso la National Library of Medicine (NLM) dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, la banca dati viene comunemente interrogata attraverso Entrez, il motore di ricerca messo a punto dall’NCBI per l’individuazione di informazioni biologiche, chimiche e mediche.

PubMed, con oltre 18 milioni di riferimenti bibliografici derivati da circa 5.300 periodici biomedici, consente l’accesso al MEDLINE (Medical Literature Analysis and Retrieval System), l’archivio bibliografico on-line del sistema MEDLARS. PubMed condivide le informazioni di base con Medline e con l’Index Medicus, la corrispondente versione a stampa la cui pubblicazione, per l’avvento degli strumenti informatici, è stata interrotta nel 2004. Rispetto a Medline, PubMed è tuttavia arricchito da riferimenti provenienti da altri database bibliografici secondari specializzati, come l’Index to Dental Literature, l’International Nursing Index, l’Hospital Literature Index e altre fonti d’informazione su specifici settori. Sono oltre 17 milioni gli articoli reperibili tramite abstract, gli articoli tipo review sono in totale oltre 1,5 milioni mentre gli articoli disponibili in free full text (testo integrale) sono oltre 3,1 milioni.

 

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Infarto nelle donne: i 6 segnali che lo preannunciano /infarto-nelle-donne-i-6-segnali-che-lo-preannunciano-uid-3/ Sat, 01 Apr 2017 08:03:54 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=93348 Erratamente si è indotti a pensare che l’infarto sia un problema che colpisce soprattutto gli uomini, ma la circostanza che anche le donne possano spesso esserne vittime è un dato di fatto che si registra e non soltanto dalla menopausa in poi. Inoltre, come se non bastasse, proprio per le donne l’esito può essere peggiore, […]

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Erratamente si è indotti a pensare che l’infarto sia un problema che colpisce soprattutto gli uomini, ma la circostanza che anche le donne possano spesso esserne vittime è un dato di fatto che si registra e non soltanto dalla menopausa in poi. Inoltre, come se non bastasse, proprio per le donne l’esito può essere peggiore, perché non di rado chiedono aiuto troppo tardi e poche sanno riconoscerne i sintomi perché nel sesso femminile, in nove casi su dieci, sono diversi dal ‘classico’ dolore al torace indicativo dell’infarto, che inizia dietro allo sterno, sulla parte sinistra del torace o alla bocca dello stomaco, opprime come una morsa e tende a irradiarsi a braccia, spalle, schiena, collo e mandibola.

Ecco, dunque, quali sono allora i sintomi più tipici dell’infarto femminile, riportati dal Corriere della Sera:

1- Difficoltà a respirare. Nella donna è molto comune la difficoltà a respirare: ci si ritrova col fiato corto senza apparente motivo, anche se non si è fatto uno sforzo o esercizio fisico. È un segnale del cuore affaticato, che lavora peggio in mancanza di ossigeno sufficiente perché una o più coronarie si sono occluse o si stanno occludendo.

2- Dolore alla schiena. Il dolore, in genere, è meno schiacciante e tende a ripercuotersi sul dorso, tanto che non di rado l’infarto viene scambiato per mal di schiena e trascurato finché non compaiono altri segni più immediatamente riconducibili a un problema di cuore.

3- Dolore al collo e alle spalle. Capita altrettanto di frequente che il dolore si irradi al collo o alle spalle, piuttosto che davanti sul torace; in alcuni casi il fastidio si sposta verso lo stomaco. Anche in questi casi, il rischio di non pensare affatto che si possa trattare di un infarto è concreto.

4- Forte nausea. Poche immaginano che dietro una forte nausea, inspiegabile e accompagnata da uno o più degli altri segni di un infarto, possa nascondersi un attacco cardiaco. Purtroppo anche i medici tendono a sottovalutare e non riconoscere questo disturbo come un indizio di problemi al cuore e anche per questo le donne vengono curate in ritardo rispetto agli uomini, perfino una volta giunte in ospedale.

5- Sudori freddi e capogiri. Avere improvvisamente sudori freddi è un altro segno di infarto al femminile, così come lo sono i capogiri: entrambi, assieme al dolore o a uno degli altri indizi, sono sintomi che devono spingere a chiamare quanto prima i soccorsi.

6- Stanchezza estrema. Una stanchezza estrema si accompagna molto spesso all’infarto nelle donne: anche in questo caso l’affaticamento è di grado tale da non essere spiegabile con gli sforzi o le attività fatte in precedenza e i medici raccomandano di chiamare il 118 in caso di dubbi, poiché è meglio un falso allarme che non intervenire in caso di infarto.

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Versa la super colla nella vagina della moglie: la sospettava di tradimento /versa-la-super-colla-nella-vagina-della-moglie-la-sospettava-di-tradimento-uid-3/ Mon, 27 Mar 2017 12:23:33 +0000 http://spot.retenews24.it/?p=92038 Una donna sudafricana non sarà mai più in grado di avere rapporti sessuali dopo che il marito ha messo in atto nei suoi confronti una terribile, barbara vendetta. Come scrive il quotidiano britannico Metro, l’uomo sospettando che la consorte lo tradisse, le ha incollato le parti intime per evitare che potesse avere rapporti sessuali con altri […]

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Una donna sudafricana non sarà mai più in grado di avere rapporti sessuali dopo che il marito ha messo in atto nei suoi confronti una terribile, barbara vendetta. Come scrive il quotidiano britannico Metro, l’uomo sospettando che la consorte lo tradisse, le ha incollato le parti intime per evitare che potesse avere rapporti sessuali con altri uomini. Il fatto è avvenuto a Mpumalanga. La vittima, la cui identità non è stata rivelata per ragioni di privacy, ha detto che suo marito era “un uomo violento” il cui comportamento era spesso del tutto “fuori controllo”. Il marito era convinto che la moglie lo tradisse con suo zio. Prima l’ha picchiata, poi l’ha costretta a spogliarsi e quindi le ha versato la supercolla nella vagina. “Mi ha ordinato di sdraiarmi e aprire le gambe” ha rivelato la donna a News24. “Poi ha tirato fuori quella colla e l’ha messa sulla mia vagina, mentre io lo guardavo con orrore piangendo”. Dopo l’aggressione l’uomo è fuggito ed ora è ricercato dalle autorità. Per il trauma subito, ora la donna non riuscirà più a recuperare la sua vita sessuale “normale” e dovrà convivere con delle lesioni permanenti causate dalla colla. Ora la donna afferma di vivere nel terrore per un eventuale ritorno dell’uomo: “Ho paura che possa tornare in qualunque momento e tagliarmi la testa”, ha rivelato impaurita.

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