La goccia che ha fatto traboccare è stato lo scandalo delle auto blu: la delibera – anticipata da retenews24 – approvata dell’esecutivo regionale guidato da Vincenzo De Luca che fornirebbe la possibilità di utilizzare le auto blu ai 13 consiglieri del presidente ha fatto esplodere la guerra nel Pd campano. In particolare nel gruppo democratico in Consiglio regionale. Dove sono adesso i deluchiani? Perché il capogruppo ( Mario Casillo) non mette la faccia? Voci che corrono nel Palazzo dell’assemblea regionale. Non è bastato il chiarimento da parte dell’assessore regionale al Patrimonio Sonia Palmeri. Le auto blu sono, ora, il pretesto per una vera e propria resa dei conti tra deluchiani e antideluchiani. Da un lato, Mario Casillo, Lello Topo, Loredana Raia e Bruna Fiola. Dall’altro, Gianluca Daniele e Antonio Marciano. Le auto blu sono solo un pretesto, perché è ancora aperta la ferita sulle nomine Gori: il Cda è interamente targato Casillo-Topo mentre Marciano e Daniele sono rimasti a mani vuote. Le auto blu sono sempre il pretesto per dettare le prossime scelte del presidente De Luca: nelle prossime ore arriverà l’infornata di manager nelle Asl campane. E gli antideluchiani vorrebbero utilizzare lo scandalo delle auto blu per andare all’incasso. Deluchiani, permettendo.