“Il sindaco di Napoli” Luigi De Magistris “dice che vogliamo mettere le mani sulla citta’… le avesse messe lui in questi cinque anni non ci sarebbe stato bisogno di fare niente. Non lo ha fatto. Se non si fanno le cose qualcuno le deve fare”. Cosi’ il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, nel corso della Direzione del Pd, in un breve passaggio del suo intervento dedicato all’area industriale di Bagnoli, periferia del capoluogo campano. “Bagnoli – ha sottolineato Renzi – e’ una realta’ che grida vendetta al cospetto del mondo intero. E mercoledi’ – ha ricordato – andiamo alla Cabina di regia a Napoli“. Nessun passaggio su Antonio Bassolino anche se il segretario del Pd ha ricordato come chi “esca sconfitto dalle primarie debba accettare il verdetto”. Pronta la replica del sindaco: – “Vorrei incontrare mercoledì il Presidente del Consiglio – ha detto de Magistris – ma tra due istituzioni individuate nella Costituzione della Repubblica italiana, che sono il Presidente del Consiglio, capo dell’Esecutivo nazionale, e il sindaco di NAPOLI, eletto dal suo popolo a rappresentare gli interessi pubblici e collettivi della città e che intende solamente difendere con le sue mani pulite la sua città”. “Speriamo che innanzitutto governo e Presidente del Consiglio comincino con la bonifica – ha aggiunto de Magistris – perché si sono persi due anni dalla firma del protocollo del 14 agosto del 2014 con il quale il governo si impegnava a bonificare” l’area di Bagnoli “e pensiamo – ha proseguito – a quello che si doveva fare prima con il protocollo del 2007”. “Prendo atto – ha detto de Magistris – che in piena campagna elettorale il Presidente del Consiglio si assume la responsabilità politica della cabina di regia. Alla luce anche di quello che è accaduto in Basilicata e alla luce di quello che ho detto durante l’iter che ha portato al decreto legge “Sblocca Italia”, di cui mi assumo personalmente la responsabilità politica, istituzionale e giuridica”, e cioè “che l’art. 33 “sblocca Italia-Bagnoli” è un corpo di reato, io non posso impegnare la mia persona, per la coerenza tra quello che ho rappresentato nella magistratura e oggi come sindaco di NAPOLI, impegnare l’amministrazione che ho l’onore e l’onere di guidare, a entrare in un luogo in cui tutto c’è tranne la trasparenza e in cui il Presidente del Consiglio è il principale responsabile politico di quella cabina di regia”. “Noi vogliamo dialogare con il governo e ci stiamo dialogando – ha affermato de Magistris – sono sempre pronto. Chiedo di avere l’onore, il privilegio, non so se chiamarlo così per un sindaco che da un anno e mezzo lo chiede, di incontrare il Presidente del Consiglio per parlare di Bagnoli”. “E forse – ha concluso de Magistris – se il Presidente del Consiglio mi avesse ascoltato un anno e mezzo fa probabilmente non si consumava una delle operazioni più opache della storia istituzionale del nostro paese, attraverso leggi ordinarie di commistione fra interesse pubblico e ben individuato interesse privato”.
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