La guardia di Finanza sta eseguendo una perquisizione nella sede trale della Banca Popolare di Vicenza. I militari delle Fiamme Gialle stanno eseguendo il provvedimento emesso dalla locale Procura della Repubblica, che ha aperto un’inchiesta sulla gestione dell’istituto di credito, guidato da Gianni Zonin, indagato con l'accusa di ostacolo alle autorità di vigilanza.

L’inchiesta della Procura nasce in seguito all’ispezione della Banca centrale europea, che aveva rivelato come la Popola di Vicenza avesse trasformato i suoi piccoli risparmiatori, completamente privi di conoscenza finanziaria, in traders di Borsa e gestori di hedge fund. Nel rapporto della Bce risulta che ben 58mila azionisti dell’istituto di credito non risultano in linea con le normative Mifid, la direttiva europea che impone di classificare i clienti in modo adeguato per fornire loro servizi finanziari appropriati.

Secondo quanto scrive ‘Il Gazzettino’, il blitz della guardia di Finanza riguarda le documentazioni relative ai finanziamenti condizionati all'acquisto di azioni della banca, una pratica in uso nel passato alla Popolare di Vicenza e finita nel mirino della Procura. Ai clienti veniva offerto un finanziamento collegato però a investimenti nei titoli. I circa 1300 finanziamenti che sarebbero stati effettuati fino al 2014 sono stati dichiarati nulla dalla magistratura e l’istituto di credito rischia di trovare nuovi enormi buchi nel bilancio. La direzione della Banca ha fatto sapere con una nota che offre “piena e serena collaborazione” agli inquirenti.