L'indagine sulla banda di rumeni responsabili di circa venti furti tra Milano e le altre province lombarde si avvia alla conclusione. Dopo aver tratto in arresto nella scorsa primavera (tra febbraio e marzo) i cinque complici, le forze dell'ordine hanno messo le manette ai polsi di P.P., il 33enne ultimo ricercato. L'uomo era destinatario di un mandato di arresto europeo emesso dalla polizia della Romania. Coinvolto anche un minore, su cui sono in corso ulteriori accertamenti. L'indagine è del commissariato di Quarto Oggiaro ed è iniziata a ottobre 2015 con la collaborazione della polizia scientifica e della polizia rumena. I ladri, infatti, avevano lasciato delle impronte digitali negli appartamenti svaligiati, poi analizzate e da cui si è ricostruita l'identità.

Il 33enne è finito in manette ieri sera in via Bolla, indirizzo di residenza del suo condominio. Gli agenti stavano tenendo d'occhio tutti gli ingressi per individuare la casa in cui si nascondeva. Lo hanno notato mentre usciva da un appartamento per andare a giocare alle slot machines nel bar sotto casa. Il blitz è scattato non appena l'uomo è tornato nell'abitazione. Ha cercato inutilmente di nascondersi dietro un cassone.

La banda entrava in casa scassinando le serrature o manomettendo gli allarmi di sicurezza. A Busto Arsizio, assieme ai connazionali, il 33enne era riuscito a rubare una collana e un bracciale di perle, poi restituiti dalla polizia alla proprietaria. A Busto, invece, il bottino era stato una bicicletta da montagna dal valore di 3mila euro. Il commissariato di Quarto Oggiaro dopo averla sequestrata, ha reso pubblica, con la collaborazione della questura, la fotografia del mezzo a due ruote sul proprio portale. L'immagine è stata riconosciuta dal proprietario, che si è recato in caserma con il codice identificativo della bicicletta per riaverla indietro.