La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha iscritto nel registro degli indagati per la morte di Rosa Di Biase, la bimba di tre anni investita da uno scuolabus a Carinaro (Caserta), la madre della piccola, il sindaco del paese Marianna Dell’Aprovitola, tre assessori, due dirigenti comunali e la collaboratrice scolastica che era a bordo del bus. Il reato contestato per tutti è concorso in omicidio colposo. Gli otto indagati si vanno ad aggiungere all’autista del mezzo, un lsu del Comune, iscritto nel registro della Procura subito dopo il fatto. In particolare, per gli amministratori la contestazione riguarda l’approvazione della delibera di proroga degli Lsu. L’iscrizione è stata eseguita per permettere a tutte le parti interessate di assistere all’autopsia. I funerali della bambina si terranno nella parrocchia di Sant’Eufemia. L’Amministrazione ha proclamato il lutto cittadino e su tutti gli edifici pubblici, sarà esposta la bandiera a mezz’asta. Per l’occasione il sindaco Dell’Aprovitola ha invitato “i concittadini titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive, le associazioni sportive e ricreative, ad esprimere la loro partecipazione al lutto mediante la sospensione delle attività in segno di raccoglimento e rispetto durante i funerali. Si invita il dirigente scolastico a promuovere un momento di raccoglimento nelle scuole cittadine, per ricordare la piccola Rosa”.
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