Blitz antipedofilia online della polizia su tutto il territorio nazionale: cinque le persone finite in manette e altre 16 denunciate a piede libero. Gli arresti, eseguiti nell’ambito di altrettante perquisizioni domiciliari, sono stati operati in Lombardia, Toscana, Trentino Alto Adige e Lazio. Quattro dei cinque finiti manette sono incensurati, sorpresi a detenere e condividere ingenti quantità di materiale pedopornografico inerente minori.
I PROFILI DEGLI ARRESTATI – Tra le persone finite in manette vi è un perito elettronico, con precedenti specifici risalenti al 2002-2003 e un figlio senza fissa dimora. Un operaio arrestato era residente nella casa dei genitori, dove custodiva il materiale pornografico in una stanza chiusa a chiave dove aveva l’accesso esclusivo. Tra gli arrestati anche un ultrasettantenne, cardiopatico e diabetico, ex direttore di un ufficio postale, a casa del quale sono stati rinvenuti 21mila file (15mila immagini e 6mila video) riproducenti abusi su minori anche di tenera età. Preso in flagranza un ingegnere elettronico: gli agenti lo hanno catturato mentre era intento a condividere una cartella con 600 file su circuito peer-to-peer. Fra gli arrestati, anche un pensionato, ex operatore ecologico, nonno di due nipotini di 8 e 10 anni, il quale aveva l’abitudine di scaricare sul pc portatile e custodire il materiale pornografico su pen drive.
Le sedici persone denunciate a piede libero non sono finite in manette perché, pur scaricando e condividendo immagini e filmati pornografici, li avevano poi cancellati.