Bologna, "Vi dichiaro unite civilmente": prime nozze gay in Italia. E' successo ieri a Castel San Pietro un piccolo paesino nell'entroterra bolognese. Non hanno perso tempo Elena e Deborah, diventate spose subito dopo la firma che dava attuazione al decreto della Cirinnà. Come si legge su Repubblica: "Si festeggia un matrimonio storico sulla via Emilia, tra le mura medievali, le case rosse e il sole che picchia forte. Nel municipio di piazza XX Settembre, Elena Vanni e Deborah Piccinini, 46 e 45 anni, hanno detto sì davanti al sindaco di Castel San Pietro Fausto Tinti, alle mamme in prima fila coi fazzoletti in mano, a un centinaio di amici seduti dietro pronti a far festa fino a notte, ad assessori, consiglieri comunali, esponenti del mondo gay, curiosi. "Siamo emozionate, grazie di essere qui, è bello condividere con tutti voi questi momenti", le loro prime parole. Perché questa nel Bolognese, in fondo, è stata una festa di paese. "Vi dichiaro unite civilmente" è la frase che scatena
applausi e qualche lacrima, poi un lungo bacio appassionato e la corsa fuori, quasi a mostrarsi non soltanto a questo paesino di 20mila abitanti ma all'Italia intera. Elena e Deborah sono una famiglia davanti alla legge, e questa può essere considerata la prima unione civile tra due donne in Italia dopo l'approvazione del ddl Cirinnà e dopo la firma da parte del Governo, proprio ieri, dei decreti attuativi che rendono possibile tutto questo. Perché questa nel Bolognese, in fondo, è stata una festa di paese. "Vi dichiaro unite civilmente" è la frase che scatena applausi e qualche lacrima, poi un lungo bacio appassionato e la corsa fuori, quasi a mostrarsi non soltanto a questo paesino di 20mila abitanti ma all'Italia intera. Elena e Deborah sono una famiglia davanti alla legge, e questa può essere considerata la prima unione civile tra due donne in Italia dopo l'approvazione del ddl Cirinnà e dopo la firma da parte del Governo, proprio ieri, dei decreti attuativi che rendono possibile tuttoquesto".