"L'anima del progetto europeo si è andata progressivamente deteriorando in questi anni". A dirlo, nel corso di un convegno sulla Brexit il Presidente De Luca
“L’anima del progetto europeo si è andata progressivamente deteriorando in questi anni”. A dirlo, nel corso di un convegno sulla Brexit, all’Unione industirali di Napoli, e’ il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. “L’Italia e’ partito dallo slancio degli anni 50 anni ed e’ arrivata all’attuale palude burocratica”, spiega. E sull’allarme terrorismo, il governatore sottolinea che “i Paesi europei vivono un momento di grande contraddizione. Fanno finta di difendere la democrazia e poi hanno rapporti con gli arabi. Ma i Paesi che non rispettano i valori fondamentali dell’umanita’ non possono far parte di un consesso internazionale”. Sulla Brexit, De Luca sostiene che “se dovesse fallire l’operazione Gran Bretagna avremo spinte separatiste in tanti Paesi ma se riusciamo a portare a termine l’operazione Brexit dimostreremo che si puo’ fare a meno delle chiacchiere che si fanno a Bruxelles. Non credo che ci saranno grandi sconvolgimenti economici ma comunque non possiamo perdere tempo. Abbiamo permesso alla Germania flessibilita’ che non e’ consentita ad altri. Non possiamo avere un surplus economico a beneficio della Germania e a danno dell’Italia. L’attuale Unione europea non soddisfa nessuno, e’ un circo equestre che non puo’ reggere ancora a lungo”. Tutto questo accade, pero’, perche’, sostiene De Luca, “la catena di comando in Italia non esiste. I problemi dell’Italia sono due, oltre al trasformismo: il corporativismo e il fariseismo. Per questo, se non passa il si’? al referendum ci terremo ancora Camera e Senato e la palude burocratica di questo Pese rimarra’ tale perche’ non avremo una democrazia che decide”.
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