Il voto in Gran Bretagna spiazza anche le forze di opposizione in Italia. Ma soprattutto taglia fuori Beppe Grillo e apre un’autostrada per Matteo Salvini, leader della Lega Nord. E’ questo il primo effetto, politicamente rilevante, del voto sul Brexit: Grillo che al Parlamento europeo aveva stretto un’intesa con Nigel Farage, nemico giurato dell’Europa, a poche ore dal voto in Gran Bretagna, sbaglia i calcoli, pronunciandosi a favore della permanenza in Europa della Gran Bretagna. Dal blog il comico genovese scriveva: "Il Movimento 5 Stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla. Se non fossimo interessati all'Unione Europea non ci saremmo mai candidati; qui, invece, abbiamo eletto la seconda delegazione italiana. L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Ue, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L'unico modo per cambiare questa ‘Unione’ è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l'Ue dall'interno". Salvini si schiera, invece, da subito per l’uscita dall’Europa della Gran Bretagna, soffiando sul vento dell’anti europeismo. Il voto “premia” Salvini e boccia Grillo: il leader della Lega Nord ha ora un’autostrada in Italia per diventare ufficialmente l’anti Renzi e in Europa per un corso nuovo.