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Politica

Brexit, Prodi: «Gran Bretagna era già mezza fuori, non è un evento epocale»

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Romano Prodi ha le idee chiare sulla scelta della Gran Bretagna di non far più parte dell'Unione Europea. «La Gran Bretagna era già mezza fuori, non è un evento epocale. Di fronte a questi avvenimenti, che sono gravi ma che possono essere controllati, bisogna riflettere sulle cose. I governi devono in qualche modo dire che il sistema sarà protetto, ci dovranno essere misure straordinarie per fermare le follie, poi il trattato prevede che in due anni si negozi l'uscita della Gran Bretagna e si negozierà». Così Romano Prodi a Sky TG24 HD commentando l'esito del referendum Brexit in Gran Bretagna. «Le ipotesi sul tavolo - ha spiegato - sono molto chiare, può esserci una Gran Bretagna che rimane nel mercato unico, come la Norvegia, altri pensano che si esca di più e si faccia un accordo doganale come la Svizzera. Tutto questo lo vedremo, ma a breve serve calma, a lungo i problemi sono estremamente gravi, da mettere a posto. L'Europa è più debole, la Gran Bretagna è un paese molto importante, ha l'esercito più organizzato d'Europa, ha un mercato finanziario che è uno dei due mercati leader del mondo, uscendo dall'Europa è chiaro che questi problemi verranno a galla, ma sono più gravi per la Gran Bretagna che per noi». «L'esito del referendum britannico è indubbiamente clamoroso ma io oggi dico: calma e gesso. La riflessione importante da fare è che le classi abbienti hanno votato per il “remain” e le classi povere invece per il “leave”. Nel mondo, non solo in Inghilterra, le proteste si stanno condensando nei ceti che soffrono per la globalizzazione e l'Europa è vista come una parte di questo processo» ha concluso Romano Prodi nel suo intervento.