Il Napoli impatta a Marassi contro un Genoa sanguigno e robusto e perde la testa della classifica. La squadra di Sarri lotta e reclama un calcio di rigore non concesso per fallo ai danni di Milik, ma poi si salva dalla sconfitta grazie a uno stupefacente Reina nel finale, due volte eccezionale a dire di no a Simeone. Il Cholito sfiora la sua prima marcatura in serie A, dopo essere entrato all’improvviso per sostituire un Pavoletti infortunato (ancora guai muscolari per il centravanti rossoblu’). Avvio al piccolo trotto da parte di entrambe le formazioni, che si studiano reciprocamente, dando vita a una gara molto tattica e poco spettacolare. Poi l’atmosfera a Marassi si infiamma in un solo minuto, il 18′: e’ il Napoli per primo a sfiorare il vantaggio con una combinazione velocissima tra Callejon e Hamsik, con conclusione di quest’ultimo che va a infrangersi contro la traversa; sul ribaltamento di fronte, Lazovic da destra crossa lungo al centro, dall’altra parte Laxalt rimette in mezzo e Reina anticipa Pavoletti per un soffio. Il Napoli sfrutta bene l’asse Allan-Callejon, che e’ quella che da’ maggiori grattacapi alla difesa di casa, mentre sull’altro versante il tandem Lazovic-Pavoletti va vicinissimo al gol al 24′, ma l’estremo difensore partenopeo fa buona guardia. Per Pavoletti e’ il penultimo pallone giocato della partita, perche’ al 30′, dopo un buono scatto su lancio di precisione chirurgica di Izzo, accusa un fastidio muscolare ed e’ costretto a lasciare il campo. Mister Juric corre ai ripari e mette dentro, completamente a freddo, Simeone, alla seconda gara in serie A dopo il debutto col Sassuolo.
Il Napoli approfitta del momento di difficolta’ dei padroni di casa e sfiora nuovamente il gol al 34′, quando Milik, incornando di testa su calcio d’angolo di Ghoulam, mette seriamente alla prova Perin sul primo palo: il portiere del Genoa dimostra ancora una volta di avere numeri da fuoriclasse, come quando al 44′ blocca a terra un tiro insidioso di Callejon dal limite. Negli spogliatoi Sarri sprona i suoi e a inizio ripresa il Napoli e’ carico a mille: Albiol manda a lato di un soffio su colpo di testa, poi Hamsik spedisce alle stelle un buon invito di Callejon, dopo che il Genoa ha perso palla a centrocampo su un erroraccio di Ocampos. Il Genoa sta in trincea, soffre ma sa agire di rimessa, grazie alla velocita’ di Laxalt e alle percussioni di Lazovic. E proprio quest’ultimo al 12′ impegna Reina con un rasoterra in diagonale. Al 21′ e’ ancora Laxalt a mandare in tilt la difesa partenopea. Il Napoli perde in lucidita’ e Sarri ricorre all’ormai classicissimo cambio: fuori Mertens, dentro un Insigne dall’inedito look con nuovo taglio e capelli ossigenati. Al 23′ vibranti proteste del Napoli per una trattenuta in area di Orban su Milik, ma Damato fa cenno di proseguire, con la panchina ospite che insorge. La partita si riaccende e due minuti dopo e’ Callejon a divorare un’ottima occasione servito da Hamsik, nell’unico errore commesso da Laxalt in una gara peraltro da combattente come sempre. Non e’ finita, perche’ anche Insigne, sempre servito dal capitano azzurro, si mangia un gol fatto a tu per tu con Perin. Sembra il copione dello scorso anno, con il Napoli arrembante ma la porta che resta stregata. E’ cosi’ che Sarri gioca l’ultima carta: Manolo Gabbiadini al posto del polacco Milik.