Virginia Raggi nella bufera a poche ore dal ballottaggio per le elezioni amministrative a Roma. A lanciare quella che può essere una notizia esplosiva per la candidata pentastellata al Campidoglio è stato il Fatto quotidiano che ha svelato un doppio incarico ricevuto da Virginia Raggi dall’Asl di Roma F di Civitavecchia per il recupero crediti per complessivi 13 mila euro per i quali avrebbe incassato finora un acconto di 1.878 euro.
L’inchiesta del quotidiano fa riferimento a una vicenda del luglio 2014, periodo in cui la candidata grillina era già consigliera nella Capitale, quando avrebbe ricevuto il compito di recupero crediti per 5mila euro – stando a quanto riportato dal Fatto – “senza che la Raggi fosse iscritta all’apposito albo”. L’attuale candidato a sindaco di Roma aveva già ricevuto, nel 2012, un incarico simile per una somma di 8mila euro.
[gallery size="gallery-size" ids="194917,194918"]
Sulla vicenda è intervenuto anche il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti che però ha detto di non essere informato sulla questione: “Io non ne sapevo nulla. Un Presidente della
Regione, come è ovvio, non interviene nelle singole decisioni gestionali che spettano agli apparati amministrativi. Ma di sicuro è mio dovere verificare che queste scelte avvengano nel pieno rispetto dei criteri di legittimita’ e opportunita’. Ho appena chiesto alla Asl di Civitavecchia di relazionare sulle ragioni che hanno portato ad affidare l’incarico in questione, il suo oggetto e l’importo e, cosa piu’ importante, i risultati raggiunti dalla Asl grazie al lavoro che avrebbe dovuto essere svolto”.
Immediate le reazioni del Pd, competitor al secondo turno romano della Raggi: “Per quale motivo – chiede Alessia Rotta, dalla segreteria democratica – Virginia Raggi si è scordata di menzionare, quando le è stato chiesto, come nel caso dei confronti televisivi e in altre occasioni, l’esistenza di una consulenza da 13mila ricevuta da una Asl di Civitavecchia, comune a guida a 5 stelle?”.
Vedremo se, sul filo di lana del silenzio elettorale, ci sarà una risposta da parte dell’esponente del Movimento 5 stelle che sulla trasparenza ha basato gran parte del proprio condenso politico.