Buon compleanno Federico II: premi ai laureati illustri e concerto in piazza

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Buon compleanno Federico II: premi ai laureati illustri e concerto in piazza

Quando Federico II  fondò la sua Università aveva uno Stato al quale dare corpo, per questo volle che fosse un luogo di confronto laico, multiculturale, dove si parlassero 4 lingue diverse (l’ebraico, l’arabo, il latino e il siciliano volgare) e dove potessero diffondere il proprio sapere i saggi arrivati da tutto il mondo allora conosciuto. E a distanza di 792, “il nostro Ateneo continua a perseguire la stessa sfida, quella di formare una classe dirigente ampia, aperta al mondo con coscienza critica”, ha considerato il rettore Gaetano Manfredi in occasione della fase conclusiva delle celebrazioni per il compleanno dell’Ateneo federiciano. In toga rossa ed ermellino il rettore, il prorettore Arturo De Vivo e i presidenti delle 4 scuole dell’Ateneo hanno premiato i laureati illustri. In prima fila un emozionatissimo Renzo Arbore che ha ricordato gli anni di studente foggiano fuorisede iscritto a Giurisprudenza. Anni trascorsi nel tentativo di “superare l’esame di Diritto privato mentre c’era la tentazione degli amici poeti e musicisti che allora iniziavano a fare di Napoli la città dove poter assaporare il jazz”. 

Tra i premiati anche il regista Enzo Moscato: “E chi se lo aspettava un riconoscimento così importante”, ha confessato.  Laureati illustri anche Paola D’Agostino (laureata in storia dell’arte moderna), Riccardo Monti (laureato in economia e commercio), Enzo Moscato (laureato in filosofia), Vincenzo Piscitelli (laureato in giurisprudenza) e Paolo Sassone Corsi (laureato in scienze biologiche). 

Il compleanno della Federico II si è concluso in piazza del Gesù con un mega evento di musica e teatro. “Dopo aver omaggiato i nostri laureati di successo, andiamo in piazza, insieme ai cittadini perché l’Università è un patrimonio di tutti”. I festeggiamenti sono iniziati intorno alle 19. Sul palco Mariano Rigillo con un monologo inedito di Maurizio de Giovanni scritto proprio in occasione dei festeggiamenti per i 792 anni dell’Ateneo. Poi,  in occasione dei 40 anni della ‘Gatta Cenerentola’, Rigillo ha letto una lettera del maestro Roberto De Simone e Peppe Barra si è esibito con i brani della ‘Gatta’ e brani di autori del passato e contemporanei. La chiusura di Francesco Di Bella, con i brani ‘Tre nummarielle’, ‘Nuova Gianturco’ e ‘Carcere’. 

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