Vanella Grassi, arrestato il latitante Accurso: è il mandante dell’attentato alla caserma dei carabinieri

© Riproduzione riservata
Vanella Grassi, arrestato il latitante Accurso: è il mandante dell’attentato alla caserma dei carabinieri

di Ciro Cuozzo (foto Vincenzo Noletto)

Si nascondeva in un appartamento a Qualiano, comune in provincia di Napoli, protetto da una porta blindata. I carabinieri hanno arrestato nella tarda mattinata di mercoledì Umberto Accurso, 23 anni, elemento di spicco del clan della Vanella Grassi, attivo nella zona a nord della città. Accurso, che ha un fratello maggiore, Antonio Mennetta, oggi collaboratore di giustizia, è considerato dagli investigatori il C_2_fotogallery_3000794_0_imagemandante dell’attentato intimidatorio contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano avvenuto lo scorso 20 aprile. In quella occasione quatto uomini a bordo di due scooter esplosero oltre 25 colpi di kalashnikov. Secondo il quotidiano Metropolis quella notte insieme ai suoi sodali era presente lo stesso Accurso.  Alla base dell’azione dimostrativa ci sarebbe stata la scelta del Tribunale dei Minori di Napoli di sottrarre alla moglie del latitante l’affidamento dei due figli. Gli altri responsabili del commando sono invece ancora in fase di identificazione.

Inserito tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia e ricercato dal 2014 per quattro ordinanze di custodia cautelare (associazione di stampo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, omicidio in concorso, omicidio volontario, sequestro di persona e occultamento di cadavere, porto abusivo d’arma da fuoco), Accurso è stato scovato dai carabinieri dopo un’intensa attività investigativa. Deve scontare, per il momento, una condanna, in primo grado, a 20 anni di reclusione. 

3Accurso si nascondeva in un anonimo appartamento al secondo piano della cittadina nell’hinterland a nord di Napoli. La casa, arredata e dotata di vari comfort, persino un gigantesco televisore a schermo piatto da 55 pollici, era protetta da una porta blindata che i militari hanno dovuto abbattere. Consapevole di non avere possibilità di fuga, Accurso si è chiuso in una delle camere prima di essere arrestato senza opporre resistenza. Non ha tentato la fuga e non era armato – fanno sapere i carabinieri – inoltre non aveva documenti falsi né grosse somme di denaro. Nell’appartamento sono stati trovati anche giocattoli, tra i quali una pistola (con il tappo rosso).

Diversi i familiari e amici presenti all’esterno della caserma Pastrengo a Napoli per salutare il giovane boss della Vanella Grassi. Urla, lacrime e baci all’uscita di Accurso.

 

4

bacio

potrebbero interessarti...