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Camorra, esponente delle forze dell’ordine in ginocchio a casa del boss: “Costretto a fare gli arresti”

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Nel giorno che ha portato probabilmente alla decapitazione definitiva dei due clan di Ercolano, protagonisti negli anni scorsi di una violenta faida di camorra per il controllo delle attività illecite, emergono particolari importanti nelle oltre 300 pagine dell'ordinanza firmata dal gip Marcello Di Chiara. Tra questi viene ricostruito il ruolo di primo piano di Immacolata Adamo, meglio conosciuta come "donna Assunta", moglie del defunto boss di Ercolano Raffaele Ascione, detto
Curiosità
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"'o luongo". E' il collaboratore di giustizia Fausto Scudo a raccontare ai magistrati della Dda di Napoli un episodio piuttosto inquietante. Secondo il racconto del pentito - avvenuto ben sette anni fa, il 25 maggio del 2009 - un non meglio precisato appartenente alle forze dell'ordine, stipendiato dal clan Ascione, un giorno si presentò a casa di "donna Assunta" e si inginocchiò davanti alla moglie del boss per scusarsi di alcuni arresti che era stato costretto a fare.