"Oggi accade un fatto, come definito da Saviano su Repubblica, 'rivoluzionario', siamo in presenza di un cambiamento profondissimo". Lo ha detto il deputato di Sinistra Italiana e membro dell'intergruppo parlamentare per la legalizzazione della cannabis, Daniele Farina, nel corso di una conferenza stampa sulla proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis, che arriva oggi all'esame dell'aula di Montecitorio. L'iter della proposta di legge in commissione non e' stato semplice, come spiega Farina: "Ci siamo trovati di fronte circa 1700 emendamenti, un muro che dovremmo aggredire e pensiamo che incardinarlo comunque in aula rendesse piu' facile il proseguo di questa vicenda, oggi facciamo questo passo, iniziare una discussione in aula che dovrebbe segnare un punto di non ritorno". La maggior parte degli emendamenti sono "soppressivi" e non entrano nel merito: "Immagino che verra' rimandato in commissione e quindi a settembre ci troveremo ad affrontare il merito - ha aggiunto Farina -, molte
forze politiche si sono riservate di affrontare la discussione. La proposta di legge tornera' nelle commissioni Affari Sociali e Giustizia della Camera, a settembre e poi in aula". Il testo, presentato un anno fa, dal sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, prevede, tra l'altro, la possibilita' di coltivare cannabis per uso personale entro dei limiti stabiliti e con l'obbligo di comunicazione all'ufficio regionale dei Monopoli. "E' una giornata storica, non abbiamo mai fatto un'oncia di polemica e non c'e' stata mai nessuna forzatura - ha spiegato Della Vedova -, si tratta di un provvedimento di iniziativa parlamentare, lasciamo fuori il governo". La proposta prevede in oltre la vendita di cannabis all'interno di un regime di monopolio statale: saranno l'Agenzia delle dogane e dei Monopoli a consentire l'autorizzazione, semplificato l'uso a scopi terapeutici. Il 5% dei proventi saranno destinati al finanziamento dei progetti del Fondo Nazionale di intervento per la lotta alla droga.