Arriva una possibile svolta nel caso di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto dopo esser precipitato dalla finestra di un hotel di Milano il 10 maggio dello scorso anno, mentre era in gita. Secondo il legale della famiglia, con una conclusione messa nero su bianco in una perizia frutto di un anno di indagini, fu omicidio. La ricostruzione evidenzia come Domenico venne tenuto a testa in giù nel vuoto e dopo la caduta il suo corpo fu spostato.
La perizia di oltre 3mila pagine ricostruisce la dinamica di quanto accaduto quella notte, smentendo l’ipotesi dell’incidente. Secondo il legale della famiglia Maurantonio, Domenico venne tenuto a testa in giù nel vuoto, dal quinto piano dell’hotel, fino alla
caduta. Precipitando il ragazzo toccò con una mano il muro esterno della struttura alberghiera.
Per le indagini i periti che hanno realizzato l’inchiesta sono ripartiti da quella impronta, fino a stabilire come dopo la caduta di Domenico il corpo dello studente fu spostato per depistare le indagini.