Caso Yara, la corte sospende l’esame del custode della palestra

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Caso Yara, la corte sospende<br> l’esame del custode della palestra

Possibile svolta nel caso di Yara Gambirasio, la ragazzina scomparsa il 26 novembre del 2010 da una palestra di Brembate e ritrovata priva di vita il 26 febbraio del 2011. Nel corso dell’udienza del processo che si sta tenendo a Bergamo nei confronti di Massimo Bossetti, il muratore di Mapello unico indagato per l’omicidio, vi sono stati momenti di tensione tra la difesa dell’uomo e il custode della palestra, sentito come testimone.

Walter Brembilla è stato incalzato dai legali di Bossetti, scrive l’Eco di Bergamo, che gli hanno fatto notare le contraddizioni riguardo ai suoi movimenti di quel pomeriggio ha risposto: “Ho avuto paura che, se non rispondevo in modo giusto, avrei potuto essere sospettato in quanto custode”.

Nel primo verbale, 5 giorni dopo la scomparsa della ragazza, il custode aveva riferito di essere stato in casa, che si trova all’interno del complesso, dalle 17,40 alle 19. Successivamente sarebbe andato a prendere un ragazzo che si doveva allenare alla stazione di Ponte san Pietro, per poi riportarlo indietro.

Il legale di Bossetti Paolo Camporini, racconta l’Eco di Bergamo, ha quindi incalzato il testimone: “Lei ha un cellulare?”. “Sì” risponde il custode. “E dei video?” “Sì”. “Quali?”, ha chiesto il legale. “Si può capire” risponde Brembilla. A questo punto il pm Ruggeri ha avuto una reazione: “Si tratta di un testimone, non di un imputato”, ma Camporini a voce alta ha commentato: “Per adesso…”.

Il presidente della corte d’Assise di Bergamo Antonella Bertoja ha quindi sospeso l’esame del custode della palestra perchè è venuta meno “qualsiasi genuinità delle prove”. Con una verifica dell’elenco dei testimoni della difesa che saranno chiamati a deporre nelle prossime udienze, il processo è rinviato a mercoledì 30 marzo. CONTINUA A LEGGERE

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