Abruzzo – retenews24 – news on line http://retenews24.it le informazioni della tua città Mon, 09 Jul 2018 18:05:23 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.7 /wp-content/uploads/2018/01/ms-icon-310x310-png-250x250. Abruzzo – retenews24 – news on line http://retenews24.it 32 32 Società Autostrade per l’Italia nel panico, tutor spenti in tutta la Nazione /societa-autostrade-per-litalia-nel-panico-tutor-spenti-in-tutta-la-nazione-uid-75/ Tue, 29 May 2018 17:41:12 +0000 /?p=413288 Tutor spenti in autostrada da oggi. Dopo la vertenza scattata il 10 aprile tra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, il funzionamento dei Tutor sulla rete autostradale, gestito dalla Polizia stradale, è stato sospeso in attesa della definizione del contenzioso. A imporre lo spegnimento dei Tutor è stata una sentenza […]

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Tutor spenti in autostrada da oggi. Dopo la vertenza scattata il 10 aprile tra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, il funzionamento dei Tutor sulla rete autostradale, gestito dalla Polizia stradale, è stato sospeso in attesa della definizione del contenzioso.

A imporre lo spegnimento dei Tutor è stata una sentenza della Corte d’Appello di Roma che costringe Autostrade per l’Italia a provvedere alla eliminazione del sistema di sorveglianza, la cui dislocazione sul territorio nazionale è consultabile qui.

Secondo i giudici, come riporta Repubblica, “costituisce contraffazione del brevetto di cui è titolare una piccola azienda di Greve in Chianti, la Craft, fondata da un ex tecnico della Galileo Romolo Donnini”.

Secondo il Fatto Quotidiano, la società fiorentina di Donnini aveva anche chiesto un risarcimento da 7,5 miliardi di euro, una cifra che non verrà corrisposta.

L’inventore: “Rifiutai l’offerta, troppo bassa”

Secondo RaiNews il brevetto, numero 013.10318, inizialmente si chiamava Sicve. Donnini, intervistato da Radio Capital, ha spiegato la vicenda chiarendo di aver brevettato il Tutor nel 2000.      Qualche anno dopo si scoprì che “Autostrade per l’Italia aveva un sistema di controllo della velocità media dei veicoli uguale al mio”, ha ricordato l’uomo.

Cercarono di trovare un accordo, ma l’ipotesi di cedere alla società che gestisce la rete italiana, però, non andò in porto: “Mi proposero di vendergli il brevetto.                                                                       Chiesi 1 milione e mezzo di euro, mi offrirono 150 mila euro. Ovviamente rifiutai”. Ognuno per la sua strada.                  Autostrade ha introdotto il Tutor nel 2005, ricostruisce La Stampa. Una novità che “ha cambiato il nostro modo di guidare”, riducendo drasticamente “il numero di morti sull’asfalto nei tratti in cui il sistema è attivo”.

2 – L’allarme dell’Asaps: “Sicurezza a rischio con Tutor spenti in autostrada”

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

“Tutor spenti in autostrada? Ora rischia di spegnersi anche il livello della sicurezza stradale”. Così l’Associazione sostenitori della polizia stradale commenta la notizia della disattivazione del controllo elettronico di velocità media fra una porta e un’altra in attesa della definizione del contenzioso fra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, dopo la vertenza scattata il 10 aprile.

In seguito alla sentenza della corte d’Appello di Roma, Autostrade per l’Italia ha dovuto spegnere i Tutor presenti sulla rete autostradale.

 

“Dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili, anche questo provvedimento sicuramente inciderà sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade”, commenta il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni.

“Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento della velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti”, aggiunge Biserni, che ricorda come nell’ultimo fine settimana “si sono contate 27 vittime sulle strade (record del 2018) sulla base dei soli rilievi di polizia stradale e carabinieri, ai quali si dovranno poi aggiungere i dati dei rilievi delle polizie municipali”.

Per l’Asaps la situazione è “assolutamente preoccupante in vista dei prossimi esodi estivi. Tutor fermi, etilometri in quantitativo ridotto per revisione. L’esercito della sicurezza è sempre più disarmato, ma la sicurezza stradale, in particolare in questa fase, non sembra interessi più a nessuno, mentre aumenta il numero dei lenzuoli bianchi sull’asfalto”.

 

 

 

 

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Filippone: ecco cosa fece alla figlia prima di lanciarla dal viadotto /filippone-ecco-cosa-fece-alla-figlia-prima-di-lanciarla-dal-viadotto-uid-75/ Tue, 29 May 2018 17:02:46 +0000 /?p=413281   Fausto Filippone ha sedato la sua piccola figlia Ludovica prima di spingerla giù da un viadotto dell’A14 nei pressi di Francavilla al Mare (Chieti), dal quale si è poi lanciato nel vuoto. E’ quanto emerge dagli esami tossicologici effettuati sui corpi: la bimba aveva ingerito un quantitativo notevole di psicofarmaci detti benzodiazepine. Non è […]

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Fausto Filippone ha sedato la sua piccola figlia Ludovica prima di spingerla giù da un viadotto dell’A14 nei pressi di Francavilla al Mare (Chieti), dal quale si è poi lanciato nel vuoto. E’ quanto emerge dagli esami tossicologici effettuati sui corpi: la bimba aveva ingerito un quantitativo notevole di psicofarmaci detti benzodiazepine. Non è stata invece rivenuta alcuna sostanza nella moglie di Filippone, spinta dal marito giù dal secondo piano.

Sulla base dei risultati tossicologici, gli investigatori sono al lavoro per capire come mai nell’auto di Filippone ci fossero una siringa e un bicchiere di plastica contenente 50 grammi di cocaina mista ad altra sostanza sulla cui natura sono ancora in corso accertamenti.

Sarà importante capire perché Filippone avesse con sé questo quantitativo di sostanze stupefacenti che non risultano presenti nel corpo così come dichiarato dal medico legale Cristian D’Ovidio.

credit: TGCOM24

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FILIPPONE CLAMOROSA SCOPERTA…ECCO COSA HANNO TROVATO NELLA /uid-55-9filippone-uid-55/ Mon, 28 May 2018 20:53:42 +0000 /?p=413156 Tragedia viadotto a Francavilla: cocaina nella macchina di Filippone Una consulenza è stata affidata dalla Procura ad un tecnico informatico per esaminare i telefoni cellulari di Filippone e quella della moglie Ci sarebbe stata cocaina nell’auto di Fausto Filippone che il 20 maggio ha gettato la figlia di 10 anni da un viadotto dell’A14, a […]

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Tragedia viadotto a Francavilla: cocaina nella macchina di Filippone

Una consulenza è stata affidata dalla Procura ad un tecnico informatico per esaminare i telefoni cellulari di Filippone e quella della moglie

Tragedia viadotto a Francavilla: cocaina nella macchina di Filippone

Ci sarebbe stata cocaina nell’auto di Fausto Filippone che il 20 maggio ha gettato la figlia di 10 anni da un viadotto dell’A14, a Francavilla, lanciandosi anche lui nel vuoto. Nella vettura trovato un bicchiere di plastica con cinquanta grammi di una polvere biancastra che, a un prima analisi, è risultata contenere cocaina ma anche una sostanza diversa. L’uomo ha ucciso anche la moglie.

Così come riportato da tgcom24 Recuperata anche una siringa usata, al cui interno erano presenti un paio di gocce di una sostanza da identificare. La Procura della Repubblica di Chieti ha affidato una consulenza sui due reperti (bicchiere e siringa) trovati a bordo dell’auto di Filippone, una Bmw X1, perquisita subito dopo il suicidio dell’uomo. Una secondo consulenza è stata affidata ad un tecnico informatico per esaminare i telefoni cellulari di Filippone e quella della moglie, Mariana Angrilli. In particolare, il telefono della donna è stato trovato addosso a Filippone, danneggiato dopo il volo dal viadotto.

Fausto Filippone, 49 anni, manager della Brioni, la mattina del 20 maggio scorso ha prima condotto la moglie in un’abitazione di Chieti Scalo di sua proprietà, di solito data in affitto a studenti universitari, e poi, sul balcone del secondo piano – quasi dieci metri di altezza – avrebbe con un pretesto fatto avvicinare la donna alla balaustra fino a spingerla di sotto.

Arrivati i soccorsi, si sarebbe allontanato andando a prendere la figlia dai parenti, a Pescara, dove la famiglia viveva. L’avrebbe portata sul viadotto dell’A14 e lanciata di sotto, uccidendosi allo stesso modo dopo sette ore di trattative

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Terremoto, scossa di magnitudo 2.4 ad Accumoli /terremoto-scossa-14-uid-65/ Tue, 24 Oct 2017 07:33:44 +0000 /?p=357593 L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato due scosse di terremoto nel corso della notte di oggi, martedì 24 ottobre 2017 in Italia. Alle ore 02:19, sisma di magnitudo 2.4 ad Accumoli, in provincia di Rieti, con ipocentro ad 11 chilometri di profondità. Evento localizzato 43 chilometri a nord ovest dell’Aquila, 44 km ad ovest di Teramo. […]

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L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato due scosse di terremoto nel corso della notte di oggi, martedì 24 ottobre 2017 in Italia. Alle ore 02:19, sisma di magnitudo 2.4 ad Accumoli, in provincia di Rieti, con ipocentro ad 11 chilometri di profondità. Evento localizzato 43 chilometri a nord ovest dell’Aquila, 44 km ad ovest di Teramo.

Alle ore 05:50 di oggi, lieve scossa di terremoto registrata in Toscana, di magnitudo 2.0 a Stazzema, in provincia di Lucca. Ipocentro superficiale, localizzato ad 8 chilometri di profondità. Evento avvenuto 10 chilometri ad est di Massa, 14 km ad est di Carrara, 19 chilometri a nord di Viareggio. Non ci sono altri eventi da segnalare al momento nella giornata odierna. CONTINUA  A LEGGERE

 

 

 

(Fonte Centrometeoitaliano)

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Riceve chiamata: avvocato lascia la toga ed entra in seminario /avvocato-ente-in-seminario-uid-67/ Thu, 21 Sep 2017 10:50:11 +0000 /?p=345785 Riceve chiamata: avvocato lascia la toga ed entra in seminario. Gianluca Catania, quarantatrenne avvocato, ha deciso di appendere la toga al chiodo ed entrare in seminario. Sembrava ieri che giurava in tribunale a Vasto, invece era il dicembre del 2011. Per tutti i colleghi lui era un brillante avvocato, Gianluca però ha deciso di cambiare […]

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Riceve chiamata: avvocato lascia la toga ed entra in seminario. Gianluca Catania, quarantatrenne avvocato, ha deciso di appendere la toga al chiodo ed entrare in seminario. Sembrava ieri che giurava in tribunale a Vasto, invece era il dicembre del 2011. Per tutti i colleghi lui era un brillante avvocato, Gianluca però ha deciso di cambiare vita. La fede è stata più forte di tutto. Come riportato da “Il Messaggero”, ieri, 20 settembre, il giovane professionsita ha varcato la soglia del seminario di Chieti. Ad annunciarlo è stato il parroco di San Giuseppe, Don Gianfranco Travaglini.

NESSUNO SE LO ASPETTAVA

Lui, l’avvocato, ormai ex, ha scelto invece il silenzio. La fama mediatica fornitagli da social e giornali gli è quasi molesta. Come sottolineato dallo stesso ora ciò che vuole è predisporre anima e spirito “all’abbraccio con Dio”. E per farlo la cosa migliore è che avvenga senza interferenze. Di certo, la sua scelta ha colto di sorpresa tutti, soprattutto i colleghi. La sua fede era profonda e ciò si sapeva, ma nessuno avrebbe mai immaginato che ciò lo conducesse a scegliere la vita ecclesiastica. Un percorso che si sarà fatto strada in Gianluca per gradi ma la cui forza ha determinato una scelta di vita importante che è, però, appena all’inizio. Il Seminario è solo il primo approccio che l’ormai ex togato dovrà compiere.

Il PERCORSO

Il seminario è l’istituzione della Chiesa cattolica dedicata alla formazione dei candidati al presbiterato. I candidati vi ricevono preparazione culturale (principalmente filosofia e teologia), spirituale, umana e apostolica o pastorale, ma anche votati allo studio del latino. Gli studenti del seminario sono chiamati seminaristi.

L’accompagnamento spirituale personale e l’itinerario vocazionale sono finalizzati a favorire il discernimento della propria vocazione alla vita religiosa domenicana, in particolare in riferimento al passaggio alla prima fase del percorso formativo nel nostro Ordine: il prenoviziato.
Il prenoviziato, primo passo del cammino formativo per chi desidera essere accolto nell’Ordine, permette di sperimentare più da vicino la vita domenicana.
Il fine del prenoviziato è, per il candidato, il discernimento sulla propria vocazione e sulla scelta che sta per fare; per i formatori, una prima valutazione circa la previsione di un inserimento del candidato stesso nella vita domenicana.

L’ingresso nella vita religiosa avviene con il noviziato. Il noviziato è un periodo di prova per conoscere più profondamente la vocazione divina nella via domenicana, e sperimentare più direttamente il modo di vita dell’Ordine.
Il noviziato è “probationis tempus”, tempo di prova, principalmente a causa della reale esperienza di vita nell’Ordine che il novizio è chiamato a vivere. E’ il tempo forte di discernimento in cui ci si può riconoscere o più o meno adatti alla vocazione religiosa domenicana.
Il noviziato è il tempo dell’incontro con Dio, con se stessi e con gli altri, per crescere nella propria capacità di solitudine interiore. E’il tempo in cui si è avviati più direttamente e intensamente a vivere gli elementi propri della vita domenicana: lo spirito dei voti religiosi e l’osservanza regolare, la vita comune fraterna, la preghiera liturgica e personale, lo studio, qualche forma di apostolato. CONTINUA A LEGGERE

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Intossicazione alimentare: intera famiglia finisce in ospedale /uid-67-intossicazione-alimentare-intera-famiglia-finisce-in-ospedale/ Tue, 18 Jul 2017 14:10:51 +0000 /?p=323228 Un pranzo di pesce davvero indigesto. Una famiglia di Sambuceto (due fratelli ed un terzo con la moglie, ndr), in provincia di Chieti, ha vissuto una di quelle giornate che nessuno vorrebbe vivere: sono finiti all’ospedale per un intossicazione alimentare. Come riportato dai colleghi de “Il Gazzettino”, i quattro, tra i 45 e i 39 […]

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Un pranzo di pesce davvero indigesto. Una famiglia di Sambuceto (due fratelli ed un terzo con la moglie, ndr), in provincia di Chieti, ha vissuto una di quelle giornate che nessuno vorrebbe vivere: sono finiti all’ospedale per un intossicazione alimentare.

Come riportato dai colleghi de “Il Gazzettino”, i quattro, tra i 45 e i 39 anni, hanno mangiato del pesce acquistato da asporto in un noto ristorante di Pescara. Nel pomeriggio, però, tutti hanno iniziato ad accusare i sintomi tipici dell’intossicazione alimentare: nausea, vomito e diarrea. A quel punto hanno ricondotto il malessere all’insalata di mare mangiata poco prima: impossibile una semplice coincidenza.

A metà pomeriggio è partita la chiamata al 118. Tre di loro sono stati trasportati al nosocomio Santissima Annunziata di Chieti, mentre il quarto è arrivato al policlinico in macchina. Gli accertamenti a cui si sono sottoposti i quattro hanno evidenziato una “tossinfezione alimentare”. Due fratelli sono stati dimessi dopo le cure del caso. Il terzo, insieme alla moglie, è stato invece ricoverato nel reparto di Osservazione breve. Le loro condizioni non sono considerate preoccupanti dallo staff medico. CONTINUA A LEGGERE

 

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Chieti, bimbo attaccato da sciame di vespe /uid-67-chieti-bimbo-attaccato-da-sciame-di-vespe/ Wed, 12 Jul 2017 11:22:42 +0000 /?p=320505 Uno sciame di vespe lo ha attaccato pungendolo ripetutamente. E’ ricoverato all’Ospedale di Chieti un bimbo di appena un anno e due mesi. Si trovava nell’agriturismo Olimpo di Villa Santa al momento dell’incidente. Era in vacanza con la sua famiglia, mamma, papà e fratellino. Per fortuna il bambino non è un soggetto allergico, nonostante questo […]

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Uno sciame di vespe lo ha attaccato pungendolo ripetutamente. E’ ricoverato all’Ospedale di Chieti un bimbo di appena un anno e due mesi. Si trovava nell’agriturismo Olimpo di Villa Santa al momento dell’incidente. Era in vacanza con la sua famiglia, mamma, papà e fratellino.

Per fortuna il bambino non è un soggetto allergico, nonostante questo è arrivato in condizioni gravi al nosocomio abruzzese. L’ultimo bollettino medico ha fornito l’ottima notizia: non è in perico di vita grazie anche al tempestivo intervento degli operatori del 118 arrivati con eliambulanza. Dalla prima ricostruzione dell’incidente il bimbo avrebbe urtato contro un tavolo sotto il quale le api stavano facendo un nido. Gli insetti sono intervenuti a difesa della propria casa. CONTINUA A LEGGERE

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Incendio nella notte in Abruzzo /uid-55-incendio-nella-notte-in-abruzzo/ Sat, 01 Jul 2017 06:51:08 +0000 /?p=315114 Un terribile incendio nella notte si è sviluppato nella zona di Montesilvano in provincia di Pescara. Se in un primo momento i Vigili del Fuoco erano riusciti a contenere le fiamme, il fronte del rogo, a causa del vento, si è esteso, tornando a minacciare le abitazioni. Il sindaco Francesco Maragno, presente sul posto, ha […]

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Un terribile incendio nella notte si è sviluppato nella zona di Montesilvano in provincia di Pescara. Se in un primo momento i Vigili del Fuoco erano riusciti a contenere le fiamme, il fronte del rogo, a causa del vento, si è esteso, tornando a minacciare le abitazioni. Il sindaco Francesco Maragno, presente sul posto, ha attivato il Centro operativo comunale (Coc), per far fronte all’emergenza. Presenti nell’area Protezione Civile e Croce Rossa Italiana per assistere la popolazione. Nel frattempo i Carabinieri della Compagnia di Montesilvano, agli ordini del capitano Vincenzo Falce, hanno denunciato per incendio boschivo colposo un 61enne del posto, F.D.F, che bruciando delle sterpaglie nel suo giardino ha dato origine al rogo.

Inizialmente i Vigili del Fuoco, intervenuti con numerose squadre, erano riusciti a circoscrivere l’incendio, evitando che raggiungesse le case, ma nella tarda serata la direzione del vento è cambiata, alimentando nuovamente le fiamme.

“La situazione è sempre più critica – ha affermato il sindaco Francesco Maragno. Il fronte dell’incendio si è esteso in modo significativo a sud. Le prime persone sgomberate hanno trovato autonomamente una sistemazione”. CONTINUA

Fonte: rete8.it

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Prima rubano il Tir e poi lo abbandonano: trasportava bare /uid-67-prima-rubano-il-tir-e-poi-lo-abbandonano-trasportava-bare/ Thu, 29 Jun 2017 09:06:25 +0000 /?p=313958 Un furto finito… male. Dei ladri, la scorsa notte in quel di Chieti, hanno rubato un intero tir poco lontano da un cimitero in via Ettore Ianni. Allontanatisi dopo nemmeno un centinaio di metri hanno deciso di aprire il camion per vedere il carico trafugato. La scoperta però non è piacevole e mette in fuga […]

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Un furto finito… male. Dei ladri, la scorsa notte in quel di Chieti, hanno rubato un intero tir poco lontano da un cimitero in via Ettore Ianni. Allontanatisi dopo nemmeno un centinaio di metri hanno deciso di aprire il camion per vedere il carico trafugato. La scoperta però non è piacevole e mette in fuga i malviventi: l’autoarticolato conteneva casse funebri destinate proprio al Cimitero. Evidentemente i balordi erano scaramentici (o consapevoli della difficoltà di rivendere un carico di bare al mercato nero) e si sono dati alla fuga abbandonando il mezzo aperto e per di più al centro della carreggiata, in direzione del carcere di Madonna del Freddo (forse anche questo dettaglio ha portato i ladri a desistere per l’insieme delle sinistre coincidenze). Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Chieti. CONTINUA A LEGGERE

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Rinvenimento ordigno bellico, sgombero degli abitanti di Rivisondoli e Roccaraso /uid-55-rinvenimento-ordigno-bellico-sgombero-degli-abitanti-di-rivisondoli-e-roccaraso/ Sat, 17 Jun 2017 07:30:17 +0000 /?p=307142 L’Aquila. Si e’ tenuta oggi, presso la Sala Operativa di Protezione civile della Prefettura dell’Aquila, una riunione per la definizione delle operazioni di disinnesco, trasporto e brillamento dell’ordigno bellico rinvenuto il 7 giugno scorso, in localita’ “Pie’ Lucente” nel Comune di Rivisondoli. Le operazioni, che saranno svolte dal Sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma, con […]

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L’Aquila. Si e’ tenuta oggi, presso la Sala Operativa di Protezione civile della Prefettura dell’Aquila, una riunione per la definizione delle operazioni di disinnesco, trasporto e brillamento dell’ordigno bellico rinvenuto il 7 giugno scorso, in localita’ “Pie’ Lucente” nel Comune di Rivisondoli. Le operazioni, che saranno svolte dal Sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma, con la collaborazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, si svolgeranno nella giornata di martedi 20 giugno, dalle ore 08.30 e presumibilmente fino alle ore 15:00.

I sindaci dei Comuni di Rivisondoli e Roccaraso – fa sapere la prefettura dell’Aquila – disporrano, ognuno con propria ordinanza, lo sgombero della popolazione interessata che verra’ ricoverata in idonea struttura nel Comune di Pescocostanzo. I Comune di Rivisondoli e Roccaraso e gli Enti proprietari delle strade disporrano, ognuno per la propria rispettiva competenza, la chiusura delle arterie ricadenti nell’area interessata, che la Questura dell’Aquila isolera’ coordinando gli aspetti di ordine e sicurezza pubblica. Nello specifico l’Anas provvedera’ a disporre la chiusura della S.S. 17 dal km 134,00 al km 138+300, dalle ore 08:30 alle ore 11:30, mentre per quanto concerne le notizie riguardanti la chiusura delle altre strade interessate, gli utenti potranno rivolgersi alla Provincia ed ai Comuni citati. Nell’area interessata verra’ disposto, a cura dell’Enac presso l’Aereoporto di Pescara, il divieto di sorvolo per il tempo necessario alle operazioni. Saranno inoltre presenti tecnici delle strutture erogatrici dei servizi essenziali, quali Enel, Altosangro Gas srl e Saca S.I.L., che garantiranno eventuali pronti interventi. CONTINUA A LEGGERE 

fonte: Abruzzolive.it

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