Si terrà per la prima volta a Napoli, sabato 31 marzo, il “Pranzo di Solidarietà” di Pasqua co-organizzato dall’Assessorato al Welfare e dalla Mostra d’Oltremare, che metterà a disposizione i suoi spazi per accogliere circa mille senza dimora.
Dopo la splendida giornata del Pranzo di Solidarietà di Natale, come promesso la Mostra d’Oltremare ha deciso di confermare la propria politica dell’accoglienza a tutti gli strati della città e apre nuovamente le sue porte per condividere un momento di gioia in una vita non sempre facile: “Già durante l’organizzazione del pranzo della vigilia di Natale – conferma il presidente della Mostra d’Oltremare Donatella Chiodo – era nata l’idea di non fermarsi a quel momento. Così ci siamo organizzati e siamo di nuovo qui, pronti ad accogliere 1000 persone che vivono in condizioni difficili. Lo abbiamo fatto in diffondendo l’invito in maniera capillare attraverso l’aiuto dell’amministrazione comunale e di tutte le dieci municipalità partenopee. Sono soddisfatta, contenta ma anche emozionata perché ho potuto riscontrare una grande collaborazione e generosità da parte di tutti”.

All’appello hanno risposto positivamente tante aziende e associazioni datoriali che forniranno tutto il necessario per una nuova giornata di gioia per chi vive in condizioni difficili e celebrerà la Pasqua in Mostra, salutando anche l’arrivo della primavera. “A Napoli le imprese ci mettono passione e impegno ogni giorno – spiega il consigliere delegato di Mostra d’Oltremare Giuseppe Oliviero – ma sanno metterci anche il cuore. Grazie a loro allestiremo qualche ora di gioia e comunità per mille persone in un momento difficile come testimoniano i dati sulla povertà nel Mezzogiorno d’Italia”. Una organizzazione a cui hanno lavorato gli uffici della Mostra e quelli dell’assessorato al Welfare del Comune di Napoli, “Napoli – spiega l’assessore Roberta Gaeta – si conferma capitale della solidarietà: grazie alla Mostra d’Oltremare, apriamo non solo il cuore ma anche gli spazi a tutti i cittadini, soprattutto in difficoltà. L’Assessorato al Welfare ha coordinato la Rete della Solidarietà che ha immediatamente risposto all’appello, dimostrando ancora una volta grande sensibilità e disponibilità”.
Il Pranzo d Pasqua sarà allietato dalla voce di un ospite speciale, il cantautore Andrea Sannino che ha accolto con entusiasmo l’invito di Mostra d’Oltremare.
Le aziende che allestiranno il pranzo del 31 marzo sono: Sole 365, Sire, Accademia Medeaterranea, Confagricoltura, Unico Energia, Pane &Vesuvio, Acque Minerali, Le Arcate, Planet Stand, Massimo Stage, Farmacia Greca, Associazione PizzaiuoliNapoletani. Anm ed Eav garantiranno i mezzi per il trasporto degli ospiti per e dalla Mostra d’Oltremare.

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Chiosi, lei è stato presidente di municipalità per diversi anni, oggi è in giunta. Quali sono le difficoltà che ha dovuto affrontare in questi mesi?

I problemi sono sostanzialmente gli stessi, ma aggravati dalla sempre maggiore inettitudine della giunta comunale. Anzitutto il rapporto con le Municipalità: certamente un disprezzo da parte del Sindaco e della giunta per il decentramento amministrativo, anche se verso alcune Municipalità più “allineate” riscontriamo una maggiore attenzione. Ma comunque dal 2011 il processo di decentramento si è fermato ed abbiamo assistito ad un inconcepibile accentramento di poteri al centro. In una città come Napoli questo determina impossibilità di un governo realmente attento alle esigenze dei territori, vista anche la loro eterogeneità. Vi sono crescenti difficoltà di rapporti istituzionali perché l’amministrazione ragiona secondo vincoli ideologici che non consentono alcun confronto sereno e produttivo. Le Municipalità sono al palo e la Direzione Generale del Comune, vera mente di questa amministrazione, ma anche principale responsabile, con il Sindaco, dello sfascio amministrativo della città, sta lavorando per depotenziarle sempre più. Insomma difficoltà enormi per la gestione corretta del territorio.

Ci può dire un risultato conseguito o un progetto ottenuto che le ha dato maggiore soddisfazione?

Sicuramente alcuni significativi interventi di manutenzione come il ripristino della pavimentazione di Via Nardones e delle Rampe Brancaccio, di Viale Maria Cristina di Savoia con asfalto, la sistemazione dei giardini di Piazza Salvatore di Giacomo. L’avvio della raccolta rifiuti porta a porta in alcune zone di Chiaia. La realizzazione di passaggi pedonali protetti nei pressi di scuole come al Casale di Posillipo o come in Via Santa Caterina da Siena. Oltre ai quotidiani interventi che mettiamo in campo, con il Presidente de Giovanni, per correre dietro alle emergenze di tutti i giorni.

Questione movida Chiaia. Nelle ultime ore il Tar ha dato ragione ai baretti dando il via libera ai tavoli all’aperto. Cosa ne pensa di questa decisione?

Aspetto di leggere le motivazioni ma aspetto anche che il TAR si pronunci nel merito. La questione è delicata e l’amministrazione comunale ha deciso di prendere le parti esclusivamente dei gestori dei baretti, fregandosene del diritto alla quiete ed alla sicurezza dei residenti. Io non ho mai voluto né voglio, come il Presidente de Giovanni, che i baretti chiudano, ci mancherebbe. Ma occorre che le regole siano rispettate. Ed è necessario, altresì, che vi siano regole più stringenti. Noi siamo convinti che contingentando gli orari di chiusura dei pubblici esercizi si possa salvaguardare il diritto a fare impresa dei gestori ed i diritti dei residenti. E crediamo che le sanzioni debbano essere certe e credibili. Si è tirata troppo la corda e si è spezzata. Nessuna guerra di religione ma la situazione, così com’è, non può continuare. Mi dispiacerebbe davvero tanto se, come purtroppo spesso accade, si debba aspettare il morto per intraprendere provvedimenti seri ed al tempo stesso molto semplici. Ma ognuno si assume e si assumerà le proprie responsabilità.

“Bastardi, fetenti, pagherete“. Una lettera di minacce è stata recapitata qualche mese fa nella sede della prima municipalità, indirizzata al presidente Francesco De Giovanni e a lei. Non è la prima volta che riceve minacce, come ha reagito?

Ho reagito come sempre. Mi sono recato, con il Presidente, al Commissariato di Polizia di San Ferdinando a sporgere regolare denuncia. Posso dire che, ahimè, ci sono abituato. Ovviamente non mi lascia indifferente, soprattutto quando la minaccia, come anche stavolta, coinvolge l’ambito familiare. Comunque questi atti qualificano chi li commette come melme umane, non degne di considerazione. Sappiano che ogniqualvolta ho ricevuto una minaccia sono diventato ancor più determinato nell’ambito delle attività di contrasto all’illegalità. Sono stato minacciato dalla camorra dei falsi invalidi che ho denunciato, figuriamoci se può mettermi paura qualche bulletto di quartiere.

Cosa ne pensa dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi de Magistris?

Penso che sia la peggior amministrazione che Napoli abbia mai avuto. Addirittura mi ha fatto rimpiangere l’amministrazione Jervolino, che pure ho avversato ferocemente. Questi arancioni hanno un concetto di amministrazione e di città che ha distrutto Napoli. Non dico nulla di strano visto che la triste realtà è sotto gli occhi di tutti. E, purtroppo, ci vorranno decenni per riparare i danni prodotti: trasporto pubblico al collasso, manutenzione stradale inesistente, Polizia Locale in coma, bilancio in fallimento, partecipate in crisi, spazzamento inesistente e raccolta rifiuti a singhiozzo, politiche sociali senza fondi, scuole prive di manutenzione minima, verde pubblico abbandonato, scempi urbanistici, gestione disinvolta del patrimonio, rapporti opachi con i centri sociali, un Sindaco che pensa solo a farsi fotografare alle inaugurazioni e non ad amministrare, politiche culturali monodirezionali, fognature ed impianti idrici colabrodo. Potrei continuare all’infinito perché non c’è un settore, dico uno, che a Napoli funzioni. E il Sindaco parla ancora di rivoluzione. Sì, la rivoluzione che ha distrutto la città.

Chiosi candidato a sindaco di Napoli? E’ plausibile?

Se ne parlò la scorsa volta. Per la verità e per amore di Napoli auspico un candidato di centrodestra che abbia una visione funzionale della città, che abbia esperienza nella macchina amministrativa e che, una volta eletto, faccia davvero il Sindaco ventiquattro ore al giorno, consacrando la propria vita al bene della città. Non posso nascondere che la sfida mi entusiasmerebbe, ma occorrono dinamiche e squadra giusta. Ad oggi mi concentro sulla mia amata Municipalità, ringraziando il Presidente de Giovanni per il lavoro che svolge e perché mi ha scelto come suo Assessore.

(Vincenzo Russo)

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«Questa mattina abbiamo sgomberato un appartamento occupato abusivamente alle Salicelle, restituendolo ai legittimo assegnatari, una famiglia di cinque persone che ha ringraziato commossa gli uomini della nostra Polizia locale. Ma non ci fermeremo e continueremo a riaffermare il rispetto dei diritti e della legalità, a difesa dei più deboli». Così, il Sindaco, On. Domenico Tuccillo, ha commentato il successo dell’operazione, che non è la prima del suo genere, portata a termine dai tecnici dell’Ufficio di edilizia pubblica del Comune insieme agli uomini dalla Polizia locale.

«Le verifiche effettuate su impulso dell’Amministrazione sugli alloggi popolari delle Salicelle continuano e dopo aver riconsegnato al legittimo assegnatario le chiavi di casa dell’appartamento occupato abusivamente questa mattina continuiamo con il nostro programma di controlli e interventi. L’operazione di oggi – sottolinea il Sindaco Tuccillo – prosegue un’azione mirata, per dare effettiva applicazione alle ordinanze di sgombero per dare una casa a chi ne ha diritto con una particolare attenzione al Rione Salicelle. Il corretto utilizzo del Patrimonio comunale è fondamentale per una buona amministrazione e per la rinascita del quartiere che grazie all’impegno di questi anni, dopo l’inaugurazione del nuovo commissariato della Polizia di Stato  e il completamento dei programmi di rigenerazione urbana del Pru Salicelle, non è più una periferia ma parte integrante della città».

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Acampora, lei è un consigliere di “strada”, ogni giorno pronto a risolvere i problemi dei cittadini. Quali sono i progetti che la sua municipalità ha messo in campo in questi ultimi mesi e le criticità che ha dovuto affrontare.

Si, alcuni colleghi durante un corso Anci di giovani amministratori mi definirono un consigliere da marciapiede, ovviamente nel senso buono. Provo a fare il mio dovere quotidiano, con passione. Provo a rispondere ai tanti cittadini che chiedono interventi concreti, lo faccio rispondendo a telefono o con i social o incontrando tante persone nell’associazione Rosso Democratico con sede a Via Bosco di Capodimonte 9g, spesso mi capita di rispondere anche la sera tardi o la mattina presto di rispondere a cittadini che chiedono informazioni.

Per quanto riguarda i progetti e le criticità, io sono all’opposizione di chi oggi amministra la Municipalita’ 3, abbiamo spesso priorità diverse ad esempio sul tema scuole l’attuale maggioranza ha perso parecchi fondi messi a disposizione e fidatevi la situazione edilizia scolastica non è per nulla positiva, per me invece doveva essere una priorità assoluta ed un impegno fondamentale da portare avanti. Oppure agli slogan o agli annunci che spesso di fanno organizzando eventi io chiederei più impegno agli Uffici tecnici per migliorare la quotidianità dei servizi al cittadino che vive disagi continui per fare una carta di identità, per una buca, per un bus o per tanto altro che dovrebbe essere ordinario.

Secondo lei, rispetto all’annoso problema rifiuti, c’è bisogno di dare maggiore potere alle municipalità? Invece riguardo la Deblattizazione cosa si sta facendo?

Sul tema rifiuti per fortuna la nostra Municipalità è stata la prima a partire con la raccolta differenziata in città già con l’amministrazione Jervolino nel 2007/2008 più o meno, nella zona Colli Aminei. Abbiamo fatto un lavoro negli anni scorsi che lo ha esteso anche a Capodimonte nel 2010/11 e più di recente nella zona Ponti Rossi. Si spera che quanto prima così come più volte annunciato parta la differenziata porta a porta anche nel quartiere Sanità. Sul piano spazzamento o prelievo cumuli invece la situazione è più critica in alcune zone ancora oggi, anche per inciviltà di una minoranza di cittadini.

Per la Deblattizazione sottolineo che questa è una criticità già degli anni scorsi e che quest’anno si sta ripresentando una impreparazione degli uffici sulla questione blatte, l’Asl offre un servizio gratuito al Comune di Napoli, sottolineo gratuito a differenza degli altri comuni. Il comune e la Municipalità devono però garantire servizio di Polizia Municipale e Ufficio Fognature per assistenza all’Asl per ogni Municipalità, ecco il problema è questo da noi ad esempio la situazione ancora non parte perché ufficio fognatori ha carenza di personale ma se lo sappiamo già da ora quando si inizia a far in modo che il personale inizi ad essere adeguato a tutte le Municipalità in modo uguale? Lo stesso problema lo avevamo anche l’anno scorso, non da oggi. Purtroppo, ad oggi, non abbiamo risposte da chi invece dovrebbe organizzare il servizio al Comune ed alla Municipalita 3. Quando parlo di priorità dico che queste sono le principali differenze fra chi oggi amministra la Municipalita 3 ed il mio modo di vedere l’attività Istituzionale.

Con l’ associazione “Rosso democratico” di cui è fondatore, siete ormai un punto di riferimento del territorio cittadino. Ci può dire un risultato conseguito o un progetto ottenuto che le ha dato maggiore soddisfazione?

Ma con la nostra associazione abbiamo aperto una biblioteca popolare completamente gratuita per tutti, siamo aperti due giorni, martedì e giovedì dalle 16 alle 18 e tutti possono usufruirne anche i bambini piccoli e così per le fasce di età. Altra iniziativa è la raccolta degli olii usati che ormai facciamo da 6 anni una volta al mese circa e con questo stiamo anche facendo un servizio di sensibilizzazione per la cittadinanza che partecipa con grande voglia. Poi ci sono altre attività come il circolo scacchi o quelle di volontariato in senso più generico. Per fortuna con la partecipazione di tanti cittadini si possono fare tante attività. Siamo una associazione culturale che si ispira alle case del popolo che tanto hanno fatto negli anni passati ed oggi non ci sono più ma che sono utili per tanti motivi nella creazione e crescita di una comunità cittadina.

Cosa ne pensa dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi de Magistris? Ha avuto modo di incontrarlo per discutere dei pochi fondi messi a disposizione alla municipalità?

Il sindaco nei primi anni, parlo del 2011 e 2012, poteva essere realmente una speranza, poi man mano ha deciso di non fare più il sindaco, infatti, la qualità dei servizi è nettamente peggiorata vedi il trasporto pubblico, ad esempio, ma si sta dedicando a contestare e criticare tutto e tutti da qualche anno pur di provare a strappare consensi per il suo futuro. Nella Municipalita 3 aspettiamo dal sindaco e suoi assessori ad esempio il via per alcune attività promosse molto importanti che si potrebbero realizzare in modo semplice.  La ZTL alla Sanità in via Vergini annunciata e non realizzata, aspettiamo la ripresa dei lavori di Calata Capodichino, Via Masoni, abbiamo ormai certezza dei fondi persi per il Borgo di Capodimonte e questa cosa è imperdonabile. Inoltre la situazione di Piazza Cavour ogni giorno peggiora sempre di  più dal punto di vista del degrado e abbandono, situazione simile al tondo di Capodimonte vicino le scale. Al Sindaco non chiediamo miracoli ma almeno le cose fattibili o già programmate da anni di portarle a termine altrimenti veramente significa che non si avranno tracce di questa amministrazione in questo territorio in questi 7 anni.

(vi.rus)

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Esposito, lei è uno dei consiglieri di municipalità più attivi in un territorio difficile come quello di Secondigliano. Qual è l’iniziativa o progetto che le ha dato maggiore soddisfazione?

Aver dato la spinta a tante forze giovani del quartiere ed accendere in loro la voglia di impegnarsi per il territorio. In questo quartiere, a differenza della vicina Scampia, non c’è stato mai un forte fermento associativo. Sono tante le battaglie portate avanti in questi anni per dare servizi essenziali e di ordinaria amministrazione ai cittadini. Tra le soddisfazioni maggiori c’è quella di aver invitato Renzi in una scuola del quartiere e di aver evitato in sinergia con tutte istitizioni la chiusura della scuola più grande ed antica del quartiere.

Secondo lei, rispetto all’annoso problema rifiuti, c’è bisogno di dare maggiore potere alle municipalità? Come si può risolvere definitivamente questa situazione?

Il Comune deve dotarsi di un piano che completi il ciclo dei rifiuti, poi ampliare e migliorare la raccolta porta a porta. Dobbiamo fare il possibile per attivare nuove assunzioni anche per L’ASIA. Abbiamo ogni mese sempre meno personale addetto allo spazzamento delle strade. La Municipalità può esser solo da supporto e sostegno.

Cosa ne pensa di “Gomorra”. In molti associano il quartiere di Secondigliano alla serie televisiva.

Gomorra racconta la vita di chi è affiliato ai clan. Secondigliano per decenni è stato un quartiere con elevata attività camorristica. La realtà spesso è stata anche più dura dei libri o fiction. Cosa non condivido di Gomorra? Lo Stato qui è intervenuto in modo massiccio, ha liberato interi rioni dai clan, questo non viene raccontato.

Cosa ne pensa dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi de Magistris? Ha avuto modo di incontrarlo per discutere dei pochi fondi messi a disposizione alla municipalità?

A mio avviso non è un’esperienza entusiasmante. Abbiamo case popolari che versano in cattive condizioni. A differenza delle precedenti amministrazioni, non ricordo nessuna misura strutturale per il nostro territorio, c’è bisogno di fare di più.

Si discute molto del problema sicurezza, in un territorio difficile come quello di Secondigliano qual è una possibile soluzione?

Dopo gli arresti eccellenti, c’è bisogno di una maggiore presenza delle forze dell’ordine in maniera ordinaria, partendo innanzitutto anche dalla polizia municipale, quasi inesistente in alcune zone. Bisogna ripristinare tutte le telecamere per la videosorveglianza per una maggiore sicurezza dei cittadini. C’è bisogno di maggiori investimenti nelle politiche sociali, sicurezza e dare spazio ai tanti talenti del nostro territorio. Abbiamo bisogno di una sorta di piano Marshall che coinvolga tutti.

(Vincenzo Russo).

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Il giorno 23 marzo alle ore 17.30 nella sede dell’Arciconfraternita della Pietà e Buon Consiglio, sita in Largo San Mauro si terrà la presentazione del libro dell’ingegnere Giuseppe Clarino “L’insula Casoriana dei Rocco di Torrepadula”. All’evento saranno presenti giornalisti, scrittori ed esperti del settore. Il volume nasce dall’esigenza di recuperare la memoria storica della città di Casoria e di contribuire ad una riconversione culturale della società casoriana per lasciare ai casoriani e non, una delle tracce del glorioso e nobile passato della città.

Nel libro si parla delle vaste proprietà e terreni che i Rocco di Torrepadula ebbero nella provincia di Napoli e specialmente nella città di Casoria dove costruirono fabbricati contigui tali da costituire un’insula. Lo scopo è quello di far conoscere ai più, le bellezze di Casoria, alcune nascoste, e altre che, nel tempo, hanno subito rimaneggiamenti edilizi tali da non riconoscerne più i tratti originari. Un libro che racconta la storia dei palazzi dei conti di Torrepadula e precisamente dell’edificio in Via Nicola Rocco 8, quello in Via Nicola Rocco 3, i due contigui di Via Nicola Rocco 13, quello all’angolo tra Via Nicola Rocco e Via Giacomo Matteotti e quello di Via San Benedetto 16 oltre a un rapido cenno alla chiesa della Madonna della Mercede in Via Campanariello appartenuta ai Rocco come cappella privata e che le cui origini risalirebbero addirittura ai tempi in cui Cesare era solito assegnare ai suoi veterani vasti terreni e alcuni di essi anche in Casoria. Un’attenzione particolare merita la cappella gentilizia, annessa al palazzo di via San Benedetto, dedicata a San Giulio Papa. In essa si trovano delle lapidi che Innocenzio Rocco fece apporre in memoria dei figli Giulio e Luisa prematuramente morti e della moglie Mariateresa Ricciardi.

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Dottore, ci può spiegare perché nasce quest’associazione e qual è il suo scopo.

L’Associazione è nata il 4 ottobre 2012, con atto costitutivo notarile, per iniziativa di una ventina di “sognatori” e conta attualmente circa 200 soci effettivi. Fu un’iniziativa quasi spontanea per sviluppare proposte nell’interesse della città e non dei partiti e dei loro uomini. L’esperienza degli anni successivi ci ha dato ragione perché oggi si può dire che siamo l’unica autentica opposizione ad un’amministrazione deludente e alternativa ad un’opposizione politica inesistente.

Un gruppo su Facebook con quasi 18 mila cittadini, stimolati dal comune obiettivo di recuperare la vivibilità di Napoli. E’ possibile tutto ciò?

Sarebbe possibile se le tante persone deluse abbandonassero la tastiera e si affiancassero a noi nel fare una vera e concreta attività civica. E’ un obiettivo molto ambizioso ma di difficile realizzazione finché non si rinuncerà al principio, tanto sentito non solo tra i napoletani ma anche nell’intero popolo italiano, del NIMBY: “not in my backyard”, ovvero della coltivazione del proprio orticello. Ma noi continuiamo a sperare che finalmente ci si svegli dal letargo.

Cosa ne pensa dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi de Magistris? Ha avuto modo di incontrarlo per discutere dei tanti problemi trattati nel gruppo?

L’amministrazione de Magistris secondo la nostra opinione è letale per Napoli, ha praticato l’eutanasia ad una città ridotta in coma da 20 anni di bassolinismo. Gran parte del suo tempo è stata dedicata ad un culto forsennato della personalità. Abbiamo perso il conto delle cittadinanze onorarie, degli eventi personalizzati, delle inaugurazioni a cui ha presenziato, ma stimiamo che le fotografie ed i selfies in giro sul web non siano lontane dall’impressionante numero di 50.000. D’altro canto, quando un sindaco trova 850 milioni di disavanzo e 1,5 miliardi di debiti, viene poi “salvato” da un piano di riequilibrio finanziario che gli ha accordato 1,5 miliardi di euro e nel giro di appena due anni non solo si trova con lo stesso disavanzo ma porta i debiti a oltre 2,5 miliardi (facendo intanto fallire Bagnolifutura, Napoli Sociale, Terme di Agnano, portando ANM e CAAN al prefallimento del concordato preventivo e riducendo ASIA e ABC alla canna del gas), non credo ci sia molto da aggiungere. Incontrare De Magistris per discutere dei tanti problemi? Impossibile un incontro con una persona che afferma di avere “un ruolo mondiale” (lo ha dichiarato sui giornali): che impedisce qualsiasi confronto che si ridurrebbe – come in effetti avviene su tutti i giornali e in tutte le trasmissioni radiotelevisive in cui interviene – ad uno sterile soliloquio.

I movimenti, le associazioni, le organizzazioni civiche potrebbero favorire, nella relazione con le istituzioni una partecipazione più efficace e costruttiva dei cittadini?

Sicuramente sì, ed è ciò che da qualche mese stiamo portando avanti silenziosamente.

Avete delle iniziative in programma?

Molte iniziative, ma ci deve essere consentita una pudica riservatezza sull’argomento: in qualsiasi battaglia, la migliore garanzia di successo è la sorpresa.

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Soccavo, incendio al centro polifunzionale

“Il fumo ha raggiunto i piani superiori, invadendoli fino all’arrivo dei vigili del fuoco – ha spiegato a Retenews24 il consigliere – nello stesso stabile in cui sono presenti gli uffici della municipalità e sede di alcuni reparti della polizia municipale”.

“Allo stato attuale l’incendio è stato completamente domato e la funzionalità degli uffici e del bar nei pressi della struttura polifunzionale. Restano interdette alcune scale e, naturalmente, l’accesso ai sotterranei colpiti dall’incendio” ha concluso il consigliere Birra sottolineando lo stato non impeccabile della struttura che “presenta infiltrazioni d’acqua per le quali – proprio al momento della nostra intervista – hanno richiesto l’intervento dei tecnici”.

Fumo dal sottoscala fino agli uffici

All’interno del centro polifunzionale, è bene ricordarlo, è presente anche il palazzetto che sarà utilizzato nell’ambito delle prossime Universiadi e che – stando al racconto del consigliere non è stato comunque lambito dalle fiamme.

Si dovrà però aprire una riflessione sullo stato dei luoghi e, più in generale, degli impianti sportivi che ospiteranno una manifestazione tanto importante a livello internazionale.

Retenews24 seguirà la vicenda

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I Carabinieri della Compagnia di Casoria hanno dato esecuzione a un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura nei confronti di F.M., un 46enne del luogo già noto alle forze dell’ordine, ritenuto responsabile di due furti consumati in Istituti scolastici della città.
Le indagini iniziarono nell’aprile 2017 quando il Dirigente Scolastico dell’Istituto “Mitilini” denunciò l’effrazione dei distributori automatici e il furto del denaro che era all’interno. I Carabinieri intervennero e durante il sopralluogo rilevarono un frammento di impronta digitale su una cassetta metallica sradicata da un distributore e abbandonata sul pavimento dopo essere stata svuotata. Dinamica simile il 30 maggio quando venne consumato un furto analogo nell’Istituto “Ludovico da Casoria”: entrata forzata e distributore depredato. Anche in quel caso i militari rilevarono un’impronta su un davanzale dell’Istituto. Entrambe le tracce, dopo la comparazione, hanno condotto i carabinieri ad individuare l’uomo che è stato arrestato.

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