Toscana – retenews24 – news on line http://retenews24.it le informazioni della tua città Thu, 20 Sep 2018 20:24:43 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.8 /wp-content/uploads/2018/01/ms-icon-310x310-png-250x250. Toscana – retenews24 – news on line http://retenews24.it 32 32 “Non deve stare qui”: l’iniziativa dei residenti contro il prete accusato di pedofilia /non-deve-stare-qui-liniziativa-dei-residenti-contro-il-prete-accusato-di-pedofilia-uid-76/ Sat, 04 Aug 2018 09:08:46 +0000 /?p=421434 “Non deve stare qui”: l’iniziativa dei residenti contro il prete accusato di pedofilia “Non può più stare qui con noi”. Fabbriche di Casabasciana, piccola frazione montana di Bagni di Lucca, si ribella alla presenza in paese di don Paolo Glaentzer, il parroco 70enne di Calenzano accusato di aver violentato una bambina di 11 anni e che per […]

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“Non deve stare qui”: l’iniziativa dei residenti contro il prete accusato di pedofilia

“Non può più stare qui con noi”. Fabbriche di Casabasciana, piccola frazione montana di Bagni di Lucca, si ribella alla presenza in paese di don Paolo Glaentzer, il parroco 70enne di Calenzano accusato di aver violentato una bambina di 11 anni e che per questo motivo si trova adesso agli arresti domiciliari.

L’iniziativa dei cittadini

I cittadini, venuti a conoscenza dell’accaduto, sono sul piede di guerra. Tanto da pensare ad una raccolta firme per cacciarlo dal paese: “Quel prete accusato di pedofilia non può stare qui con noi. Lo rinchiudano in una struttura della curia in attesa che sia giudicato dalla magistratura” dicono al Corriere della Sera. Il sacerdote è giunto in Valle del Serchio pochi giorni fa, perché è proprio a Fabbriche di Casabasciana che ha una casa di proprietà, acquistata molti anni fa dal fratello. E lì ora si trova ai domiciliari.

Gli abitanti della frazione sono indignanti, ancor più se si considera il fatto che l’appartamento dove il 70enne uomo di chiesa sta scontando gli arresti si trova a cinque minuti a piedi da una scuola materna. Così è partita la petizione in tutto il comprensorio: una volta terminata, le adesioni saranno consegnate al vescovo di Lucca e al sindaco di Bagni di Lucca. Non vengono escluse manifestazioni di piazza. In realtà la questione non è così semplice. La casa dove don Paolo si trova in questo momento è, appunto, di proprietà del fratello e dunque appare improbabile per sindaco e vescovo intervenire.

Sabato scorso l’Arcidiocesi di Lucca aveva già precisato in una nota come “il prete sia agli arresti non una struttura della canonica. Don Paolo non può svolgere il ministero sacro nella Arcidiocesi di Lucca, anche a seguito dei giusti e immediati provvedimenti sospensivi della Chiesa fiorentina per il reato di cui è accusato”.

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Società Autostrade per l’Italia nel panico, tutor spenti in tutta la Nazione /societa-autostrade-per-litalia-nel-panico-tutor-spenti-in-tutta-la-nazione-uid-75/ Tue, 29 May 2018 17:41:12 +0000 /?p=413288 Tutor spenti in autostrada da oggi. Dopo la vertenza scattata il 10 aprile tra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, il funzionamento dei Tutor sulla rete autostradale, gestito dalla Polizia stradale, è stato sospeso in attesa della definizione del contenzioso. A imporre lo spegnimento dei Tutor è stata una sentenza […]

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Tutor spenti in autostrada da oggi. Dopo la vertenza scattata il 10 aprile tra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, il funzionamento dei Tutor sulla rete autostradale, gestito dalla Polizia stradale, è stato sospeso in attesa della definizione del contenzioso.

A imporre lo spegnimento dei Tutor è stata una sentenza della Corte d’Appello di Roma che costringe Autostrade per l’Italia a provvedere alla eliminazione del sistema di sorveglianza, la cui dislocazione sul territorio nazionale è consultabile qui.

Secondo i giudici, come riporta Repubblica, “costituisce contraffazione del brevetto di cui è titolare una piccola azienda di Greve in Chianti, la Craft, fondata da un ex tecnico della Galileo Romolo Donnini”.

Secondo il Fatto Quotidiano, la società fiorentina di Donnini aveva anche chiesto un risarcimento da 7,5 miliardi di euro, una cifra che non verrà corrisposta.

L’inventore: “Rifiutai l’offerta, troppo bassa”

Secondo RaiNews il brevetto, numero 013.10318, inizialmente si chiamava Sicve. Donnini, intervistato da Radio Capital, ha spiegato la vicenda chiarendo di aver brevettato il Tutor nel 2000.      Qualche anno dopo si scoprì che “Autostrade per l’Italia aveva un sistema di controllo della velocità media dei veicoli uguale al mio”, ha ricordato l’uomo.

Cercarono di trovare un accordo, ma l’ipotesi di cedere alla società che gestisce la rete italiana, però, non andò in porto: “Mi proposero di vendergli il brevetto.                                                                       Chiesi 1 milione e mezzo di euro, mi offrirono 150 mila euro. Ovviamente rifiutai”. Ognuno per la sua strada.                  Autostrade ha introdotto il Tutor nel 2005, ricostruisce La Stampa. Una novità che “ha cambiato il nostro modo di guidare”, riducendo drasticamente “il numero di morti sull’asfalto nei tratti in cui il sistema è attivo”.

2 – L’allarme dell’Asaps: “Sicurezza a rischio con Tutor spenti in autostrada”

Da www.tgcom24.mediaset.it

 

“Tutor spenti in autostrada? Ora rischia di spegnersi anche il livello della sicurezza stradale”. Così l’Associazione sostenitori della polizia stradale commenta la notizia della disattivazione del controllo elettronico di velocità media fra una porta e un’altra in attesa della definizione del contenzioso fra Autostrade per l’Italia e la Craft, l’azienda che ne rivendica i diritti sul brevetto, dopo la vertenza scattata il 10 aprile.

In seguito alla sentenza della corte d’Appello di Roma, Autostrade per l’Italia ha dovuto spegnere i Tutor presenti sulla rete autostradale.

 

“Dopo gli attacchi seriali al sistema del controllo della velocità con i vari misuratori come autovelox, telelaser e simili, anche questo provvedimento sicuramente inciderà sui risultati auspicati per la sicurezza sulle strade”, commenta il presidente dell’Asaps, Giordano Biserni.

“Auspichiamo che prevalga il buon senso fra gli automobilisti per evitare che le autostrade tornino a vedere il costante incremento della velocità e il prevalere dell’arbitrio di quanti sono alla guida di vetture potenti”, aggiunge Biserni, che ricorda come nell’ultimo fine settimana “si sono contate 27 vittime sulle strade (record del 2018) sulla base dei soli rilievi di polizia stradale e carabinieri, ai quali si dovranno poi aggiungere i dati dei rilievi delle polizie municipali”.

Per l’Asaps la situazione è “assolutamente preoccupante in vista dei prossimi esodi estivi. Tutor fermi, etilometri in quantitativo ridotto per revisione. L’esercito della sicurezza è sempre più disarmato, ma la sicurezza stradale, in particolare in questa fase, non sembra interessi più a nessuno, mentre aumenta il numero dei lenzuoli bianchi sull’asfalto”.

 

 

 

 

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Rincorre il ladro e la salva e Lei come ricompensa fa un gesto che nessuno si aspetta …. /rincorre-il-ladro-e-la-salva-e-lei-come-ricompensa-fa-un-gesto-che-nessuno-si-aspetta-uid-55/ Tue, 29 May 2018 06:55:47 +0000 /?p=413160 Caterina Badalassi e Gabriele Nincheri sono convolati a nozze. Si erano conosciuti nel 2009 in una circostanza poco felice Quello tra Caterina Badalassi e Gabriele Nincheri, di 43 e 46 anni, non è stato proprio un colpo di fulmine ma qualcosa di simile. Così come riporta tgcom24 La loro storia d’amore è iniziata con un […]

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Caterina Badalassi e Gabriele Nincheri sono convolati a nozze. Si erano conosciuti nel 2009 in una circostanza poco felice

Quello tra Caterina Badalassi e Gabriele Nincheri, di 43 e 46 anni, non è stato proprio un colpo di fulmine ma qualcosa di simile. Così come riporta tgcom24 La loro storia d’amore è iniziata con un colpo, ma quello di un ladro,  che nel 2009 a Firenze aveva scippato la borsetta a Caterina scaraventando la donna a terra. Gabriele, che ha assistito alla scena, ha rincorso il malvivente ed è riuscito a fermarlo, poi è tornato da Caterina e l’ha soccorsa. Oggi i due sono convolati a nozze a Carmignano (Prato).

Uno scippatore ha adocchiato la bella ragazza che sarebbe diventata mia moglie alla fermata dell’autobus e ha tentato di rubarle la borsetta. Lei ha reagito e lui l’ha scaraventata a terra e l’ha picchiata”, è così che Gabriele racconta al Corriere della Sera la circostanza in cui ha conosciuto Caterina.  “Ho visto il bandito, l’ho rincorso, l’ho bloccato e l’ho consegnato ai carabinieri. Poi sono tornato indietro per capire come stava quella povera ragazza”. L’uomo ha assistito alla scena riuscendo a salvare Caterina perché, per coincidenza, la sua edicola si trova proprio vicino alla fermata in cui è avvenuto lo scippo.

Caterina aveva il volto tumefatto e lividi ovunque. “Mi ha tenuto la mano, mi ha dato conforto e ha chiamato subito i soccorsi”, dice la neo sposa. Quando la donna è uscita dall’ospedale è tornata all’edicola per ringraziare l’uomo che l’ha aiutata. Galeotto, però, fu uno sguardo che i due si sono scambiati fuori dal Tribunale durante il processo contro l’autore dello scippo. Ne è seguito un primo appuntamento.

“Nessuno avrebbe potuto immaginare, nove anni dopo, che saremmo diventati marito e moglie”, raccontano gli sposi. Per quanto riguarda lo scippatore: “Non ha fatto nemmeno un giorno di galera”, dice Gabriele. Ma di quell’esperienza, per quanto brutta, non possono che avere un tenero ricordo: “E’ stata la nostra fortuna”, concludono felici.

 

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Arrestato uomo: aveva segregato la figlia per 4 anni e data in sposa per 15mila euro /uid-67-arrestato-uomo-aveva-segregato-la-figlia-per-4-anni-e-data-in-sposa-per-15mila-euro/ Thu, 14 Sep 2017 13:55:57 +0000 /?p=343176 Ora sta bene. I polizziotti, della squadra mobile di Firenza hanno liberato la bambina slava, di etnia rom, dopo quattro anni di segregazione coatta. Ora, per fortuna, è in un luogo sicuro e segreto. La ragazza nel 2013, allora tredicenne, era stata promessa in moglie ad un connazionale residente in Francia per 15.000. A venderla […]

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Ora sta bene. I polizziotti, della squadra mobile di Firenza hanno liberato la bambina slava, di etnia rom, dopo quattro anni di segregazione coatta. Ora, per fortuna, è in un luogo sicuro e segreto. La ragazza nel 2013, allora tredicenne, era stata promessa in moglie ad un connazionale residente in Francia per 15.000. A venderla il padre, 49 anni, che è finito in carcere con l’accusa di riduzione in schiavitù. Come riportato da Repubblica.it, a salvare la ragazzina è stata una applicazione. Segregata in casa a Le Piagge, e vigilata a vista dai familiari, usciva esclusivamente coi parenti e solo per accompagnarli a fare la spesa e altre piccole commissioni, hanno ricostruito gli investigatori. I suoi le avevano tolto la possibilità di telefonare e mandare messaggi col cellulare ma non quella di ‘fare i giochini’ off line: il suo unico passatempo. E lei, durante alcune brevi passeggiate coi familiari, è riuscita ad agganciare un wi-fi free, giocare on line e usare la chat interna al gioco per comunicare con alleati e avversari virtuali. Ma anche reali. Così, un anno fa, ha potuto rivelare a un ragazzo col quale giocava in rete la sua condizione e la sua sorte. Il ragazzo ha allertato un centro antiviolenza e quest’ultimo la polizia che, un paio di settimane fa, ha perquisito l’abitazione della promessa sposa – la cui partenza per la Francia era imminente – e l’ha portata via dalla famiglia. Famiglia che aveva già ricevuto 4.000 euro di anticipo per il matrimonio combinato. E stipulato un precontratto in cui si ponevano varie condizioni: la ragazza avrebbe dovuto essere portata in Francia, avrebbe dovuto mantenere la verginità, dimagrire per ritrovare la forma del primo incontro ed imparare a svolgere le faccende domestiche, pena la restituzione della somma versata. CONTINUA A LEGGERE

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Qualcuno ha pubblicato nomi e foto dei carabinieri di Firenze /uid-67-qualcuno-ha-pubblicato-nomi-e-foto-dei-carabinieri-di-firenze/ Tue, 12 Sep 2017 15:56:10 +0000 /?p=342445 L’ appuntato scelto Marco Camuffo, pratese, cinquant’ anni suonati, il più alto in grado, il capo pattuglia della gazzella su cui sono salite, all’ alba di giovedì scorso, le due studentesse americane che poi hanno denunciato la violenza sessuale, sta cominciando a metabolizzare la portata del suo errore. L’ indagine, la sospensione dal servizio, il […]

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L’ appuntato scelto Marco Camuffo, pratese, cinquant’ anni suonati, il più alto in grado, il capo pattuglia della gazzella su cui sono salite, all’ alba di giovedì scorso, le due studentesse americane che poi hanno denunciato la violenza sessuale, sta cominciando a metabolizzare la portata del suo errore.

L’ indagine, la sospensione dal servizio, il clamore mediatico giunge in un momento non proprio facile della sua vita privata. Chi lo conosce, lo ha trovato «distrutto». Separato e con tre figli, due femmine e un maschio, Camuffo è stato per anni in servizio nella stazione di Vaiano, nel Pratese, dove, a detta di diversi testimoni, si è sempre mosso con professionalità.

L’ avvocatessa che ha scelto, Cristina Menichetti, sta svolgendo già da ora un compito non facile: difenderlo. Dal punto di vista disciplinare, la condanna è pressoché scritta: è stato «precauzionalmente» rimosso dall’ impiego assieme al collega più giovane, il procuratore capo Giuseppe Creazzo ha chiarito che in questa vicenda «l’ Arma è parte lesa» e, sempre ieri, il portavoce del Comando generale ha annunciato l’ intenzione del Corpo di costituirsi parte civile in caso di processo, ricalcando le parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella.

carabinieri carabinieri

«Qui c’ è una doppia lesione: quella nei riguardi delle due studentesse, per la quale è in corso l’ accertamento, la seconda è quella che riguarda il Paese, l’ Arma», ha detto il capo ufficio stampa dell’ Arma, colonnello Roberto Riccardi. Dal punto di vista giuridico, dopo le parole riferite dal carabiniere al pubblico ministero Ornella Galeotti, sabato scorso in procura («abbiamo fatto sesso, ma erano consenzienti», l’ estrema sintesi della sua versione) tutto o quasi si gioca, a questo punto, sulla perizia che dovrà stabilire quanto fossero ubriache le due studentesse a stelle e strisce e quindi la loro eventuale condizione di «minorata difesa».

Il procuratore Creazzo ha confermato il loro stato di alterazione dall’ alcol, secondo i primi rilievi effettuati a distanza di qualche ora dal presunto stupro. L’ ulteriore accertamento in corso servirà a calcolare il tasso che scorreva nel loro sangue nel momento in cui le giovani hanno messo piede sulla gazzella del 112 e successivamente nell’ androne del palazzo del centro in cui abitano.

CARABINIERI ACCUSATI DI STUPROCARABINIERI ACCUSATI DI STUPRO

L’ avvocato Gabriele Zanobini, legale di una delle due studentesse, lo ribadisce: «La violenza sessuale non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia, si consuma anche, e lo dice il codice penale, abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto: e le due ragazze erano in una situazione alterata, anche a causa dell’ alcol, e in questa fattispecie segnalata dal codice penale il non consenso è implicito».

Oggi, intanto, potrebbe essere il giorno della presentazione in procura dell’ altro militare, il carabiniere scelto Pietro Costa, 32 anni, nato a Palermo. La sensazione è che il colloquio con i magistrati sia slittato per un contrattempo: il suo legale avrebbe infatti già preso contatti con la procura che comunque, se non arrivasse spontaneamente, gli invierebbe un invito a comparire.

 STUPRO FIRENZE

Con la comparsa del secondo militare, l’ indagine condotta dalla squadra mobile con la collaborazione degli stessi carabinieri, sembra aver scollinato. Il crescendo di riscontri alle parole riferite dalle ragazze, culminato nella versione fornita dall’ appuntato, rende quasi superflue le prove genetiche, per i cui risultati servono comunque tempi sicuramente più lunghi.

La procura, infine, ha precisato che il video in possesso degli inquirenti è un «frame» brevissimo, il cui audio, in cui si ode un frastuono che sembra musica, fa pensare che sia stato effettuato, forse per sbaglio, dalla ragazza mentre si trovava ancora in discoteca.

Nello spezzone, non si sentono frasi ma si riconosce comunque l’ uniforme di un carabiniere: la camicia, i pantaloni, la pistola.

Stefano Brogioni per ‘La Nazione – il Resto del Carlino – il Giorno’

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Vinci, domenica la città diventa una palestra a cielo aperto /uid-67-vinci-domenica-la-citta-diventa-una-palestra-a-cielo-aperto/ Wed, 06 Sep 2017 11:24:05 +0000 /?p=339995 Bella iniziativa quella del Comune di Vinci, in provincia di Firenze. Domenica 10 settembre a partire dalle 15 e fino alle 19 si svolgerà lungo viale Togliatti a Spicchio Sovigliana la Giornata dello Sport. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Toscana e giunta alla quattordicesima edizione, offre alle associazioni sportive partecipanti, provenienti da molti comuni dell’Unione del […]

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Bella iniziativa quella del Comune di Vinci, in provincia di Firenze. Domenica 10 settembre a partire dalle 15 e fino alle 19 si svolgerà lungo viale Togliatti a Spicchio Sovigliana la Giornata dello Sport. L’iniziativa, patrocinata dalla Regione Toscana e giunta alla quattordicesima edizione, offre alle associazioni sportive partecipanti, provenienti da molti comuni dell’Unione del Circondario Empolese Valdelsa, la possibilità di farsi conoscere, promuovendo le diverse attività sportive praticate, con dimostrazioni da parte degli atleti. Grandi e piccini troveranno su viale Togliatti uno dopo l’altro le aree dedicate a tutti gli sport, anche quelli meno conosciuti, e potranno in questo modo provare gratuitamente discipline come il ciclismo, il pattinaggio, il calcio, la scherma, il tennis, l’autodifesa, la ginnastica artistica e acrobatica, la pallacanestro, la pallavolo, l’hockey su pattini, le arti marziali, l’equitazione, la danza o più semplicemente informarsi su come praticare l’attività subacquea. La new entry di questo anno sarà il gruppo Cheerleading Tigerz.

“In questa giornata l’elemento essenziale è lo sport in tutti i suoi valori – afferma l’assessore allo Sport del Comune di Vinci, Sara Iallorenzi – Il messaggio che vogliamo lanciare è che non ci sono discipline maggiori o minori, come normalmente si usa classificare. Infatti, tutte le associazioni sportive avranno gli stessi spazi a disposizione per far praticare lo sport ai ragazzi. Passeggiando su viale Togliatti si respirerà aria di divertimento e allegria, con i bambini intenti a provare le diverse discipline. In questo modo, i genitori avranno modo di informarsi presso le associazioni per far iscrivere i propri figli allo sport che preferiscono”. In caso di maltempo la Giornata dello Sport sarà rinviata a domenica 17 settembre. CONTINUA A LEGGERE

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Si è spento il giovane attore Maicol Segoni: fatale un incindente in auto /uid-67-si-e-spento-il-giovane-attore-maicol-segoni-fatale-un-incindente-in-auto/ Tue, 08 Aug 2017 12:24:08 +0000 /?p=330472 E’ morto questa mattina al policlinico Le Scotte di Siena Maicol Segoni, 34 anni, di Foiano della Chiana (Arezzo) il giovane coinvolto nello scontro frontale tra due auto avvenuto ieri alle 5.22 a Castroncello nel comune di Castiglion Fiorentino nella Valdichiana aretina. Il 34enne era alla guida della sua auto quando, per cause da accertare, […]

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E’ morto questa mattina al policlinico Le Scotte di Siena Maicol Segoni, 34 anni, di Foiano della Chiana (Arezzo) il giovane coinvolto nello scontro frontale tra due auto avvenuto ieri alle 5.22 a Castroncello nel comune di Castiglion Fiorentino nella Valdichiana aretina.

Il 34enne era alla guida della sua auto quando, per cause da accertare, si è scontrato con un’altra vettura che veniva nell’opposta direzione di marcia.

Sul posto era intervenuto il 118 che, dopo averlo condotto all’ospedale della Fratta, lo aveva trasferito con il Pegaso a Siena dove si è morto in mattinata a causa delle gravissime lesioni riportate.

Il suo film con Piraccioni

Maicol Segoni era un attore e doppiatore, noto al grande pubblico per aver partecipato ad un reality Mediaset. Nel suo curriculum anche comparse in alcune fiction e sitcom e nel film “Io e Marilyn” di Leonardo Pieraccioni. CONTINUA A LEGGERE

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Meningite, caso sospetto a Prato /uid-68-meningite-caso-sospetto-a-prato-uid-68/ Fri, 30 Jun 2017 09:58:41 +0000 /?p=314640 Caso sospetto di meningite a Prato dove una ragazza di 18 anni residente nella cittadina toscana, è stata ricoverata nella tarda serata di ieri in terapia intensiva all’ospedale Santo Stefano di Prato. Arrivata al pronto soccorso – stando al racconto del quotidiano Leggo –  i sintomi hanno subito destato nei sanitari il sospetto di una meningite. […]

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Caso sospetto di meningite a Prato dove una ragazza di 18 anni residente nella cittadina toscana, è stata ricoverata nella tarda serata di ieri in terapia intensiva all’ospedale Santo Stefano di Prato. Arrivata al pronto soccorso – stando al racconto del quotidiano Leggo –  i sintomi hanno subito destato nei sanitari il sospetto di una meningite. Attualmente sono in corso, nel laboratorio regionale di riferimento del Meyer, i test di conferma e tipizzazione, fa sapere la Ausl Toscana Centro.

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Prato, omicidio-suicidio: spara alla moglie e poi si uccide /uid-67-prato-omicidio-suicidio-spara-alla-moglie-e-poi-si-uccide/ Mon, 26 Jun 2017 14:26:46 +0000 /?p=312187 Omicidio-suicidio a Prato. Un anziano, di 81 anni, ha ucciso la moglie, 79enne, e poi si è tolto la vita. I due sono stati ritrovani in camera Secondo le prime ricostruzioni, fatte dai carabinieri, l’uomo avrebbe colpito la moglie con un colpo di un fucile da caccia. Una volta ammazzata la moglie, si sarebbe rivolto […]

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Omicidio-suicidio a Prato. Un anziano, di 81 anni, ha ucciso la moglie, 79enne, e poi si è tolto la vita. I due sono stati ritrovani in camera Secondo le prime ricostruzioni, fatte dai carabinieri, l’uomo avrebbe colpito la moglie con un colpo di un fucile da caccia. Una volta ammazzata la moglie, si sarebbe rivolto l’arma verso se stesso esplodendo un altro fatale colpo. Alla base di questo omicidio-suicidio ci sarebbe una grave crisi depressiva. CONTINUA A LEGGERE

 

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Muore bimba di 18 mesi. La mamma l’aveva dimenticata in auto /uid-67-muore-bimba-di-18-mesi-la-mamma-laveva-dimenticata-in-auto/ Wed, 07 Jun 2017 14:41:14 +0000 /?p=301280 Non ce l’ha fatta la piccola. Una nuova tragedia scuote il nostro paese. E’ accaduto nel pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo dove una bambina di 18 mesi è morta dopo essere stata lasciata in macchina dalla mamma. La donna avrebbe dimenticato la figlioletta che è deceduta per […]

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Non ce l’ha fatta la piccola. Una nuova tragedia scuote il nostro paese. E’ accaduto nel pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele a Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo dove una bambina di 18 mesi è morta dopo essere stata lasciata in macchina dalla mamma. La donna avrebbe dimenticato la figlioletta che è deceduta per arresto cardiaco. Ad accorgersi della sciagura che si stava compiendo un vigile urbano che è intervenuto per dare i primi soccorsi insieme ad alcuni passanti ed alla stessa madre. Secondo alcune fonti locali sabbere stata infatti la stessa donna a dare l’allarme una volta uscia dal lavoro, dopo aver trovato la bimba esanime e riversa sul seggiolino. Purtroppo però il dramma si era già compiuto.  Un evento tragico, potrebbe essersi trattato di una fatalità con la madre probabilmente convinta di non avere con se la bambina. Una di quelle azioni meccaniche che si svolgono ogni giorno e che per questo talvolta ci traggono in inganno.

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