“Oggi dobbiamo ricostruire le basi ideali e programmatiche dell’area liberale popolare. Dobbiamo guardare ai problemi delle persone e delle imprese, invece che ai posizionamenti politici”. Stefano Parisi, il candidato sindaco di Milano del centrodestra parla al quotidiano Libero. Nell’intervista al giornale milanese scende in campo, e racconta il suo piano per rilanciare il centrodestra unito. ” Non sono ne’ di destra ne’ di sinistra, perche’ destra e sinistra non esistono piu’. I cittadini, gli elettori, chiedono soluzioni pratiche non risposte ideologiche” spiega Parisi ” dobbiamo liberare le energie positive degli italiani, delle persone e delle imprese”. Il manager “liberal-popolare” come ama definirsi, parla anche del rapporto con la Lega Nord e il leader Matteo Salvini “lui indica problemi che esistono, dobbiamo proporre soluzioni al malessere e alle fratture sociali presenti nel nostro Paese. Basta con le ipocrisie del politically correct care alla sinistra: non e’ tempo di buonismo su un tema cosi’ importante, il momento e’ delicato”.

Parisi, al quotidiano Libero, conferma anche il suo no al referendum costituzionale “non ho voluto prendere posizioni durante le elezioni ” amministrative ” convinto che i milanesi non fossero interessati al referendum ma ai problemi della citta’. Finite le elezioni, ho detto quello che penso. Ad esempio che la riforma costituzionale elimina qualunque autonomia fiscale a livello locale”. Lo sfidante di Beppe Sala alla guida di Milano, guarda alla convention del 16-17 settembre e anticipa ” presentero’ un progetto con idee e uomini nuovi, dobbiamo superare i 10 milioni di voti, tagliero’ le tasse e faro’ funzionare lo Stato”