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mercoledì, 12 dicembre 2018

Evaristo Arns, arcivescovo brasiliano molto amato per il suo impegno per i diritti umani durante i due decenni di dittatura, è morto oggi all’età di 95 anni. Il prelato è deceduto in seguito alle complicanze di una polmonite per la quale era stato ricoverato in ospedale il 28 novembre scorso, secondo quanto ha reso noto l’arcivescovo di San Paolo Odilo Scherer. “E’ tornato a Dio”, ha comunicato il religioso. Arns è stato sacerdote per 71 anni, cardinale per 43 e arcivescovo di San Paolo, la città più popolosa del Brasile. Dopo essere stato ordinato prete nel 1945, studiò alla Sorbona di Parigi prima di iniziare una prolifica vita da scrittore, diventando autore di 57 libri. Considerato un religioso vicino ai poveri, durante la dittatura militare del 1964-85 si scagliò contro le violazioni dei diritti umani. Nel gennaio 1971, poco dopo essere diventato arcivescovo, denunciò la tortura. Adolfo Perez Esquivel, l’attivista per i diritti umani argentino premio Nobel per la pace, ha detto di essere stato “salvato due volte” da Arns.