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martedì, 10 luglio 2018

ROMA – Nulla di fatto. Il premier incaricato Carlo Cottarelli ha lasciato il Palazzo del Quirinale per fare rientro alla Camera dopo un incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La lista dei ministri non è ancora definita: “Ci sono problemi”, dicono fonti del Quirinale. E a mettere in stand by il premier incaricato sarebbe il crescente pressing dei partiti per un voto a luglio. Il premier incaricato e il presidente della Repubblica si incontreranno nuovamente domani mattina.

Il voto a luglio. L’ipotesi di andare al voto addirittura prima della pausa estiva si fa sempre più consistente. E in questro caso non avrebbe senso formare un nuovo governo: a traghettare il Paese verso le elezioni potrebbe essere il governo Gentiloni. A parlare apertamente del “voto estivo” è il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci: “Se c’è l’accordo si può fare”. Per Luigi Di Maio, capol politico dei 5 Stelle, “era più responsabile far partire il governo, ma siamo pronti ad andare al voto a luglio”. E nella riunione di oggi con i fedelissimi, Berlusconi avrebbe parlato di una “consistente ipotesi di voto a luglio”. “Siamo pronti a votare subito e vi manderemo ancora una volta a casa”, dice il capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio.