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TEMI PRINCIPALI
domenica, 9 dicembre 2018

Truccato il concorso magistrati del 1992. A fare luce sull’episodio, dopo 25 anni, è Pierpaolo Berardi. La tenacia dell’avvocato astigiano ha fatto chiarezza lì dove c’erano nubi scure.

Concorso magistrati truccato

All’epoca dei fatti l’avvocato Berardi era uno dei candidati che hanno partecipato a quel concorso. Alla lettura del tema di diritto penale è quasi paralizzato dalla gioia: quel caso da sviluppare sulla responsabilità penale nel trattamento medico lo ha appena affrontato in tribunale. Soddisfatto del suo operato affrona in tranquillità la prova di diritto privato. Si passa poi al diritto romano e c’è ancora una sorpresa. La prova verte su un argomento che era stato trattato in un seminario che Berardi aveva seguito poco prima. E’ felicissimo: gli scritti tanto temuti sono stati una passeggiata. Passa un’anno e finalmente ecco i risultati: incredibile è stato bocciato.

La battaglia

Da quel momento Piepaolo Berardi ingaggia una vera e propria battaglia. Da un lato ottiene ragione dal Tar e dal Consiglio di Stato, dall’altro ci sono Ministero e Consiglio Superiore della Magistratura che oppongono resistenza. Alla fine ottiene dal Tar di poter visionare le prove e dai verbali, come racconta a La Stampa, scopre: “I mie temi e quelli di altri non vennero assolutamente corretti. Ho calcolato i tempi: tre prove giuridiche complesse per ogni candidato e grafie diverse possono essere corrette ed esaminate riportando voti e verbale per ciascuno in 3 minuti? Evidentemente no”.

Nessuna resa

Non si arrende Berardi e, dopo aver ottenuto di visionare le prove dei candidati promossi, ottiene altre prove decisive: temi riconoscibili perché scritti su una sola facciata, altri in stampatello; alcuni pieni di errori giuridici, altri idonei ma senza voto. Come riporta il quotidiano piemontese: “un candidato svolge il tema con una traccia diversa da quella indicata; uno scrive con una calligrafia doppia; un altro (si potevano solo consultare i codici) è degno di Pico della Mirandola: pagine e pagine copiate da manuali di Diritto. Tra i temi casuali che Berardi chiede di visionare c’è anche quello di Francesco Filocamo, attuale magistrato al tribunale di Civitavecchia ed estratto a sorte come presidente del tribunale dei ministri. Il ministero con estremo imbarazzo risponde a Berardi: le sue prove non sono in archivio. Un giallo”.

Partono i ricorsi

Ovviamente partono i ricorsi. Tar e CSM non ordinano di nominare una nuova commissione ma che la stessa ricorregga gli elaborati di Berardi. La stessa commissione che lo aveva bocciato doveva decidere nuovamente sui suoi scritti. Così nel 2008 il CSM, che prima di allora rivendicava la regolarità di quel concorso, ammette che gli elaborati dell’avvocato Berardi non furno mai esaminati dalla commissione. Nonostante ciò, da allora, non ci sono mai state conseguenze. CONTINUA A LEGGERE